David Rossi, il pm Marini si difende in Conmissione: ecco come andarono le cose quella sera

23 Feb 2022 16:36 - di Paolo Lami
David Rossi

Il procuratore della Repubblica facente funzioni presso il Tribunale di Siena, Nicola Marini, intervenuto in audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi, difende il suo operato, nega le circostanze, raccontate dalla famiglia del capo della Comunicazione dell’Istituto di credito sui tempi dell’autopsia e ricostruisce le fasi dell’inchiesta sin da quando arrivò nella stanza del manager che era precipitato dalla finestra.

Marini era il pm di turno quella sera tragica. “Io quella sera ero di turno. Verso le 21 venni chiamato da Nastasi che mi disse: ‘E’ successo un fatto grave, è morto David Rossi‘. Fino ad allora non mi aveva chiamato nessuno”.

“Successivamente ho chiamato o sono stato chiamato” da “Cardiello” per “avere una macchina di servizio che potesse portarmi sul posto“, ha spiegato Marini aggiungendo di aver detto a Nastasi di essere presente sul posto “vista la vicinanza delle indagini su Mps” perché “laddove fossero venute fuori connessioni di quelle indagini non sapevo nulla”.

Non avevo mai visto David Rossi, non lo ho mai incontrato né ci ho mai parlato – ha continuato il magistrato. – Decisi di andare subito nell’ufficio di Rossi“.

Una volta arrivato sul posto, Marini sostiene di non essere andato nel vicolo dove c’era il corpo di Rossi e di essere salito subito, insieme al carabiniere “Cardiello”, nell’ufficio di Rossi e “quando sono arrivato mi ricordo che miei due colleghi – ha detto riferendosi ai due pm Natalini e Nastasierano già nella stanza“.

Inevitabile che si parli della questione, ancora dibattuta, della chiamata che fece la Santanchè al telefono di David Rossi.

Secondo la parlamentare di Fratelli d’Italia qualcuno rispose ma poi buttò giù.

“Il telefono suona, squilla a lungo, tutti notiamo sul display che era Santanché e il mio collega lo dice ad alta voce” perché “questo ci colpì – ricostruisce il pm Marini. – Nessuno rispose, il telefono smise di squillare“. Il carabiniere Aglieco, che era presente, ha raccontato che invece il pm rispose. Versione confermata dalla Santanchè ma negata dal magistrato.

“Il colonnello Aglieco (ex-comandante provinciale dei carabinieri di Siena ndr) non c’era nella stanza. L’ho incontrato, gli ho detto che la competenza era” della polizia.

Marini sostiene di non aver visto nell’ufficio di Rossi carabinieri e su Aglieco, anche alla luce delle sue rivelazioni, ha precisato: “Con Aglieco non ho mai avuto grande confidenza, l’ho conosciuto come comandante provinciale, e ci davamo del lei, mi è sempre sembrato un bravo ufficiale quindi mi sono meravigliato della sua audizione e non capisco perché”.

Al presidente della Commissione Pierantonio Zanettin, che gli chiedeva se il colonnello Aglieco fosse magari sull’uscio e potesse quindi vedere il sopralluogo pur non essendo nella stanza, Marini ha risposto: “Io non l’ho visto, può darsi fosse stato sull’uscio” ma “io non l’ho visto“.

La stanza era perfettamente in ordine, nulla era fuori posto, non c’erano macchie da nessuna parte, la scrivania era in ordine, nulla faceva presagire una colluttazione“, ricorda Marini.

Per capire che qualcosa era accaduto, “l’unica cosa possibile era affacciarsi dalla finestra, che era aperta” e dalla quale si vedeva il cadavere, ha spiegato.

Quanto alla questione se si è trattato di un suicidio, “il pm si è presentato con il proprio bagaglio probatorio, che ha riversato al gip, e lo stesso ha fatto la parte offesa, e il gip è giunto alla conclusione, per ben due volte, che il fatto non sussiste perché noi avevamo iscritto il fascicolo come ipotesi di istigazione al suicidio“, ha spiegato Marini ai commissari parlamentari.

“Altra cosa che ha detto Aglieco è che il cestino è stato girato: i biglietti sono stati tirati su’ dal maresciallo Cardiello, il cestino è rimasto lì“, ha detto Nicola Marini,

Aglieco ha detto che qualcuno si è seduto” sulla poltrona di Rossi, “la poltrona era spostata, ma io non ricordo di essermi seduto né che i miei colleghi si siano seduti”, ha continuato. “Nastasi non ha preso nessuna penna per muovere il mouse“, ha poi aggiunto riguardo alla riattivazione del pc.

Il carabiniere “Cardiello mi fa notare nel cestino dei bigliettini accartocciati e poi scopriamo che uno era strappato“.

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