Covid, calano le terapie intensive e i ricoveri. Ma i decessi (427) sono ancora troppi

1 Feb 2022 18:20 - di Redazione

Sono 133.142 i nuovi casi di coronavirus e 427 i morti in 24 ore.  Questi i dati del ministero della Salute sulla situazione dei contagi. Sono 1.246.987 i tamponi, tra molecolari e antigenici, processati in 24 ore che fanno rilevare un tasso positività pari al 10,6%.

Calano i pazienti in ospedale e nelle terapie intensive

Cala il numero di pazienti in terapia intensiva con coronavirus che sono 35 in meno di ieri per un totale di 1.549 pazienti e calano i ricoverati con sintomi (-40). Il totale dei pazienti nei reparti Covid è quindi di 19.873. Ad oggi in Italia sono 2.476.514 i positivi al covid-19, 116.092 in meno di ieri al netto dei guariti.

Sileri: tra due settimane gli asintomatici del tutto liberi

Intanto il governo pensa di togliere ogni restrizione per i positivi che sono completamente asintomatici. Ne ha parlato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. “Nel tempo, quando avremo una protezione di comunità raggiunta – ha detto – dovremo arrivare anche all’eventualità che una persona positiva completamente asintomatica possa fare una vita normale con la mascherina Ffp2 per qualche giorno, ma senza dover uscire dal mercato del lavoro, dalla socialità e da tutto quello da cui oggi esce a causa di una semplice positività senza sintomi”.

“Farlo oggi – ha continuato – è prematuro, ma è una valutazione da fare nei prossimi giorni o al massimo qualche settimana, allineandoci agli altri Paesi occidentali. Non va fatto troppo presto ma nemmeno tardivamente. Credo che in un paio di settimane, quando vedremo un calo importante del numero delle terapie intensive e della circolazione del virus, questo potrà essere sicuramente fatto”.

L’Oms: occorre aggiornare i vaccini per l’evolversi del virus

L’Oms suggerisce infine, dinanzi all’evolversi del virus, un aggiornamento dei vaccini. “Con l’evoluzione” di Sars-CoV-2, “potrebbe essere necessario che anche i vaccini si evolvano”, si aggiornino. “Le varianti possono continuare a sfuggire agli anticorpi neutralizzanti indotti dai vaccini contro le ‘versioni’ precedenti” del virus. Inoltre, il serbatoio di beta coronavirus è ampio e sono probabili” nuove minacce “per l’uomo”. “Se ci prepariamo ora, il tempo necessario per la produzione di vaccini su larga scala sarà ridotto e saranno salvate vite umane”. A sottolinearlo, parlando della necessità di fare ricerca e di pensare anche a strumenti futuri come un vaccino unico ‘pan coronavirus’, o comunque ad ampia protezione, è stato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante il consueto briefing sulla situazione Covid nel mondo.

 

 

 

 

 

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