Ciclone Achille Lauro: l’ Osservatore Romano lo irride, i Papaboys lo difendono. Legnate da FdI

2 Feb 2022 20:24 - di Angelica Orlandi
Achille Lauro

Per il battesimo, come per altri sacramenti, 360 milioni di Cristiani sono perseguitati nel mondo: uccisi, incarcerati senza processo, privati dei più elementari diritti umani. Questa è la tragedia oggetto di dileggio da parte di Achille Lauro a Sanremo. Siamo oltre l’indecenza. Ancora una volta i menestrelli del nulla attaccano tutto ciò che odiano: fede, identità e valori. La consolazione è che la penosa esibizione non entrerà nella Storia, ma sprofonderà nella cronaca del già visto e già vissuto di personaggi in cerca d’autore”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Andrea Delmastro. Un attacco non certo solitario. Fratelli d’Italia, associazioni, cattolici e alte autorità vaticane hanno biasimato la performance di Achille Lauro. Quel gesto a simulare il battesimo è stato  “troppo violento”, come  ha dichiarato pure un uomo aduso ai gesti eclatanti in tanti festival come Pippo Baudo.

Fazzolari: “Sarebbe stato crocifisso, se avesse offeso un’altra religione”

Tornando alla politica, molto duro e calzante il giudizio di Giambattista Fazzolari: ” Se Achille Lauro invece della religione cristiana avesse irriso una qualsiasi altra religione; il mondo arcobaleno, o le ong immigrasioniste; o il variegato mondo del politicamente corretto, sarebbe stato crocifisso dai grandi media. Ma è solo un burattino del sistema”. “A giudicare l’aspetto musicale di Achille Lauro ci penseranno la giuria e il pubblico. Ma la performance di Lauro non solo è blasfema e offensiva della sensibilità di milioni di credenti, senza nessun bigottismo; ma è una retroguardia da vintage anni ’70″. Lo dichiara il commissario di Vigilanza Rai, deputato FdI Federico Mollicone. Non è bigottismo: “Ricordo che nel contratto di servizio è espressamente previsto nei principi generali che la Tv pubblica deve essere rispettosa dell’identità religiosa e delle diversità”. Per cui l’esibizione di Lauro ha violato il Contratto di Servizio e ha perfino portato il vescovo di Ventimiglia a emanare un comunicato di dura accusa, a cui va la nostra solidarietà”.

I Papaboys: “Achille Lauro non si tocca”

Il mondo è bello perché vario: non ti aspetteresti che a  difendere Achille Lauro ci si siano messi i Papaboys.  “Achille Lauro non si tocca. Il satanismo è altro”, esordisce con l’Adnkronos Daniele Venturi, leader del gruppo. “Lauro – argomenta- è più evangelizzatore dei preti di oggi. E’ l’unico che parla con un pubblico giovanissimo”. Contenti loro, che aggiungono:  “Tantissimi quindicenni di periferia da ieri sera sanno che esiste una cosa che si chiama battesimo. In tanti non sapevano che cosa fosse fino a ieri: o perché non vanno al catechismo o perché non hanno mai avuto il primo annuncio. Achille Lauro è più evangelizzatore dei nostri preti di oggi”. E se la prendono con i Maneskin. Dice Venturi che il vero satanismo di Sanremo arriva da altri. Il riferimento è ad una foto della musicista dei Maneskin, postata alcuni giorni fa, con la scritta in inglese ‘padre’, ‘figlio’ e ‘spirito santo’ nelle parti intime: “E la cosa peggiore – osserva Venturi – è che ha un milione di like. Questo è satanismo puro”.

L’Osservatore Romano: “Per essere trasgressivo, si è rifatto all’immaginario cattolico”

Arriva poi la saggezza dell’Osservatore Romano, che in punta di piedi si limita ad osservare che: “volendo essere a tutti i costi trasgressivo, il cantante si è rifatto all’immaginario cattolico. Niente di nuovo”. E precisa: “Non c’è stato nella storia un messaggio più trasgressivo di quello del Vangelo. Da questo punto di vista difficilmente dimenticheremo la recita del Padre Nostro, in ginocchio, di un grande artista rock come David Bowie. Non ci sono più i trasgressori di una volta”, commenta il quotidiano d’Oltretevere.

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