Brunetta dopo gli statali trova un nuovo nemico: “Bipolarismo bastardo, meglio il proporzionale”

5 Feb 2022 9:25 - di Giovanni Pasero
Bipolarismo bastardo, frase Brunetta

“Bisogna avere il coraggio di dire basta al “bipolarismo bastardo”, opportunista e fonte di instabilità, e avviare un dibattito per tornare a un sistema elettorale di tipo proporzionale, serio e corretto verso la governabilità. Non per fare gli aghi, ma per fare la bilancia. Lo dico soprattutto al mio partito, Forza Italia”. Lo afferma il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, in un’intervista a Repubblica

“Nelle democrazie mature regolate dal maggioritario, due visioni alternative -spiega- convergono al centro e isolano le tendenze estremizzanti. In Italia, invece, in ragione della sua democrazia ancora non compiuta, il maggioritario ha prodotto l’effetto opposto: ha radicalizzato l’offerta politica e ha lasciato il centro senza voce. Il bipolarismo ‘bastardo’ all’italiana, figlio cioè della volontà di vincere le elezioni, ma non in grado di assicurare la governabilità, ha ammutolito e messo in sonno le culture liberali, popolari, riformiste. Bisogna svegliarle e ridar loro voce”.

“Col bipolarismo bastardo Forza Italia è scesa al 5 per cento”

“La coalizione recente di centrodestra, ultima figlia del bipolarismo ‘bastardo’ e di quello stare ‘o di qua o di là’, sembra non esistere più. Il mio sogno è tornare alla geniale intuizione di Berlusconi, quello di riunire tutte e tre le culture politiche italiane che guardano all’Europa. Forza Italia ha vinto fin quando ha mantenuto questi suoi tratti inclusivi, centristi, riformisti e moderati, svolgendo il ruolo di partito federatore del centro-destra. Forza Italia ha perso, al contrario, leadership e consensi, quando ha assunto posizioni appiattite sulla ‘destra-destra’, rappresentata dal 2018 in poi dal sovranismo della Lega di Matteo Salvini e dal nazionalismo di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. E siamo passati -conclude Brunetta – dal 35 al 5 per cento”.

L’attacco gli statali in smart working

Ieri Brunetta aveva tenuto banco per le sue dichiarazioni incendiarie relativamente agli statali in smart working. Secondo il ministro della Pubblica amministrazione, molti di coloro che approfittano del “lavoro agile” sono dei fannulloni. Una posizione che aveva scatenato la replica irata dei sindacati.

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