Volantino Br all’asta, corsa per accaparrarselo. Prezzo aumentato del 1000 per cento. L’ex-brigatista Persichetti: è una copia
Vola il prezzo della copia a ciclostile, messa in vendita all’asta, del volantino originale con il quale le Brigate Rosse annunciarono il rapimento di Aldo Moro e l’uccisione della sua scorta in via Fani il 16 marzo 1978.
Il volantino Br originale – un reperto storico – è stato messo in vendita online dalla casa d’aste Bertolami Fine Arts di Roma a 600 euro. Ed il prezzo è velocemente schizzato verso l’alto aumentando di oltre il mille per cento in poche ore, arrivando a toccare i 7.000 euro. Ma è molto prevedibile che aumenti ancora di molto.
Per il lotto numero 43 del catalogo “Autografi & Memorabilia” polemiche e offerte vanno di pari passo in queste ore: sono arrivate finora 32 proposte d’acquisto. E il volantino Br ha già quadruplicato la sua stima più alta (1.300-1.700 euro).
Partito da una base d’asta di 600 euro, l’offerta più alta si è attestata a 7.000 euro, come ha appreso l’Adnkronos. E la corsa del prezzo della quotazione è destinata a continuare, visto che l’asta si chiuderà il 18 gennaio.
Il volantino Br, che misura 33 centimetri per 22, con 80 righe di testo scritte su entrambe, fu distribuito all’indomani del rapimento dello statista democristiano.
Fu il primo di una serie di nove comunicati che seguirono fino all’assassinio di Moro il 9 maggio 1978.
Interpellata dall’Adnkronos, Bertolami Fine Arts di Roma ha precisato che l’esemplare in vendita è una delle numerose copie che furono distribuite del volantino Br tirato con il ciclostile.
Il volantino con intestazione Brigate Rosse e la stella a cinque punte all’interno di un cerchio, inizia recitando: “Giovedì 16 marzo un nucleo armato delle Brigate Rosse ha catturato e rinchiuso in un carcere del popolo Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana…” E si chiude con la data “16/3/78” e la firma “Per il Comunismo Brigate Rosse“.
La casa d’aste Bertolami descrive così il lotto del volantino Br: “Drammatico testo di propaganda, redatto e fatto pervenire alle organizzazioni giornalistiche perché divulgassero le motivazioni del rapimento, e le ragioni politiche di lotta di classe che spingevano la rivoluzione brigatista negli anni ’70 ad essere così violenta“.
“I collezionisti di documenti storici non sono speculatori, né volgari voyeur – dice Giuseppe Bertolami, amministratore unico della casa d’aste Bertolami Fine Art cercando di stoppare le polemiche. – Sono al contrario degli appassionati di storia, persone che la storia la studiano e la rispettano e che, talvolta, grazie alle loro piccole scoperte, contribuiscono anche a ricostruirla. È facile prevedere che chi comprerà quel foglio lo conserverà come una reliquia, una testimonianza dolorosa quanto preziosa della memoria della nostra comunità”.
Il volantino Br di rivendicazione del sequestro Moro messo all’asta “non è uno dei nove comunicati originali stampati con la famosa Ibm a testina rotante in light italic fatti ritrovare a Roma il 18 marzo 1978 dalle Brigate rosse“, scrive sul suo blog Insorgenze.net Paolo Persichetti, ex-Br e oggi ricercatore storico e autore di libri e inchieste sul caso Moro, ma un testo ciclostilato di cui esistono “centinaia di copie“.