Renzi: Riccardi nome di bandiera e lì si ferma. I gay contro: è per le nozze tradizionali, non ci piace
Andrea Riccardi è il nome sul quale ragiona in queste ore il centrosinistra. Lo conferma Giuseppe Conte e lo confermano fonti del Nazareno dopo il vertice di stamattina tra Letta, Speranza e lo stesso Conte. Anche se in una nota congiunta si sottolinea ancora che la ricerca di un nome condiviso è l’obiettivo finale. “Nelle prossime ore promuoveremo i confronti necessari per arrivare a un tavolo con tutti i gruppi parlamentari al fine di individuare il nome condiviso”, recita il documento finale del vertice.
Renzi: i 5 Stelle vogliono Riccardi per stare sui giornali
Per Matteo Renzi quella di Andrea Riccardi è una figura che non ha alcuna possibilità di vincere: “E’ una persona straordinaria. Io credo che non abbia nessuna possibilità di essere eletto. I 5 Stelle lo vogliono come candidato di bandiera per stare sui giornali ma qui il punto è chi fa il presidente, non il candidato di bandiera”.
Il partito gay non apprezza Riccardi
Intanto il nome di Riccardi riceve già una prima bocciatura, quella del partito gay. “Abbiamo appreso da fonti stampa – dichiara il portavoce Fabrizio Marrazzo – che Andrea Riccardi sia tra le proposte del Pd, M5S e Leu come candidato a presidente della Repubblica. Tale scelta ci lascia perplessi, in quanto proprio dopo che in questi giorni abbiamo lanciato il Referendum sul Matrimonio Egualitario (www.matrimonioeguulitario.it) viene scelto un candidato che nel 2013 nel ruolo di presidente di Scelta Civica, ribadì la sua contrarietà al matrimonio LGBT+: ‘Il matrimonio è un’istituzione tra un uomo e una donna. Il fatto che la Francia abbia preso un’altra strada – che ha diviso il Paese a metà – non implica le necessità di adeguarci’.Ci auguriamo che Riccardi chiarisca la sua posizione sui matrimoni LGBT+. Un candidato a capo di stato deve essere super partes e rispettare la parità dei diritti, non si può definire divisivo chi chiede diritti perché è discriminato”.