Lucarelli e il tweet sui funerali di Michele Merlo: Salvini la querela e lei fa la vittima
Selvaggia Lucarelli vuole poter dire di tutto di più su Matteo Salvini e su Giorgia Meloni. Se vanno a un funerale, lo fanno per voglia di protagonismo. E’ solo passerella.
Il tweet di Lucarelli sui funerali di Michele Merlo
Così, lo scorso giugno, in occasione dei funerali di Michele Merlo, eccola twittare, col suo solito pathos della distanza: “La presenza di Salvini, fidanzata di Salvini e la Meloni al funerale di un ex ragazzo di Amici morto per una leucemia fulminante, perché? Erano parenti? Amici? È un funerale in cui la presenza della politica dovrebbe significare qualcosa? No, solo passerella”. Erano amici, infatti, e Lucarelli prese una cantonata.
La querela da parte di Matteo Salvini
Ora Lucarelli, che ha ricevuto querela da Salvini per quel tweet, fa la vittima e si lamenta: “Ma quando l’ho minacciato, quando l’ho diffamato?”. Beh, insomma, dire a uno che usa un ragazzo morto per fare passerelle non è il massimo della correttezza, ma Lucarelli cade dalle nuvole: la sua era una innocente opinione.
Lucarelli: sì, a quei funerali fece solo passerella
“Penso, sì, che quella sua presenza sia stata passerella politica – scrive oggi Lucarelli sul quotidiano Domani – visto che ha pubblicato le immagini di sé stesso al funerale sui suoi social, social tramite i quali fa propaganda politica. Non ho cambiato idea. Penso che non la rinnegherò dovessi anche essere mandata al rogo, sul fuoco acceso per il dio Po a Pontida”.
La risposta di Francesca Verdini alla Lucarelli
Querela a parte, la migliore risposta a Selvaggia Lucarelli, all’epoca, la diede proprio la fidanzata di Salvini, Francesca Verdini. Il leader leghista accompagnava infatti in quell’occasione proprio la fidanzata, che è amica della famiglia del cantante morto di leucemia. Giorgia Meloni era invece presente in quanto il padre del giovane artista è un dirigente di FdI.
“Giornalista meschina, violenta e inacidita”
Insomma la Lucarelli scivolò nel cattivo gusto come spesso è solita fare. Ed ecco come Francesa Verdini le rispose all’epoca: “Ho pensato molto se scrivere o meno quello che sto pubblicando in questo momento. Perché ho imparato da piccola che la stupidità va ignorata, altrimenti fa male. Ma a volte, anche se provi ad ignorarla fa male lo stesso. E per la prima volta in vita mia, sento il bisogno di rispondere: rispondo alla Signora Lucarelli, giornalista meschina, violenta, inacidita da una vita che evidentemente non va come avrebbe sperato, giornalista vuota e arrabbiata”.
“Nessuno le ha mai detto che a volte è meglio stare zitti?”
Il post così proseguiva: “Le rispondo per rispetto dell’ingiusta guerra che devono combattere due meravigliosi genitori, rispondo per rispetto di Michele, rispondo anche nel rispetto dei miei sentimenti e della persona che sono. Un ragazzo di 28 anni non c’è più, un amico, un figlio, un compagno di viaggio meraviglioso e lei è così meschina da aspettare con la bava alla bocca la prima occasione per dire qualcosa, riducendo questa assenza incolmabile in due righe di acidità? Ma è possibile che nessuno le abbia mai detto che qualche volta è meglio stare zitti? Sono allibita e arrabbiata. Non starò a giustificarmi con lei per qualcosa che sto – stiamo – vivendo, perché lei non si merita un secondo in più della mia giornata. Ma la invito a vergognarsi”.
“Come si è permessa di parlare di un momento così difficile?”
Si vergogni – concludeva Francesca Verdini – perché andare in giro a giudicare in modo meschino e triste come è solita fare, DEVE avere un limite, e toccare con questa superficialità, con questo livore e con questa ignoranza una giornata come quella di ieri, lo supera di parecchio. Perciò si vergogni e chieda scusa a chi la legge e ai giornalisti perbene per essersi permessa di parlare di un momento così difficile solo perché non è in grado di sospettare che le persone si vogliano bene e si supportino a vicenda”.