Cosa resterà degli anni di Berlusconi? Il ritorno al proporzionale cancellerà il Ventennio del Cav

29 Gen 2022 14:08 - di Valerio Falerni
Berlusconi

Ci sarebbe piaciuto che Silvio Berlusconi avesse ostentato sull’epilogo cui sembra avviarsi la partita del Quirinale un «silenzio cantatore». Vale a dire un silenzio che parla. Purtroppo le agenzie di stampa non ci hanno accontentato e hanno battuto la notizia della dichiarazione con cui anche il Cavaliere si è intruppato nei sostenitore last minute del bis di Mattarella. Non ci stupisce. Il rispetto del bon-ton è incorporato nel codice comportamentale berlusconiano. Ma qui parliamo di sostanza politica, di eredità accumulata in oltre un quarto di secolo trascorso sulle barricate della Seconda Repubblica, di bipolarismo insomma.

Berlusconi ha rinnovato la politica

Piaccia o meno, con la sua ormai storica discesa in campo, Berlusconi ha modificato, ammodernandola, la prassi costituzionale introducendovi, ad esempio, l’elezione diretta del premier quale conseguenza diretta del confronto tra due opposti schieramenti. Realizzando, a Costituzione invariata, l’intelaiatura di un sistema politico più moderno, più rapido e più in linea con il sentiment elettorale. L’operazione in atto sulla rielezione di Mattarella rischia di mandare in fumo tutto. Dovesse accadere, si rivelerebbe un crudele scherzo del destino, dal momento che l’eredità berlusconiana esiste anche grazie alla legge elettorale voluta dall’attuale (e futuro) presidente: il Mattarellum, appunto. Centrodestra e centrosinistra sono figli di quella roba lì.

Torna l’Italia della palude

Ora invece la mattarellata in corso (absit iniuria…) ha tutta l’aria di volerli eliminare. Non può infatti sfuggire che le prime vittime della partita del Quirinale sono i tradizionali schieramenti. Prima o poi doveva accadere, alla luce della consistenza di ricotta mostrata alternativamente negli ultimi tempi dalle due coalizioni. Ora quel momento sembra arrivato. Allacciamo dunque le cinture e prepariamoci ad affrontare l’ultimo anno di legislatura. Finora abbiamo trovato le urne sbarrate dal pretesto della pandemia o del Pnrr. Tutte balle. Il Parlamento utilizzerà questi ultimi mesi solo per portare a casa una nuova legge elettorale proporzionale. Si accettano scommesse. Sarà il trionfo di centristi vecchi e nuovi. In compenso, il nostro sistema politico ripiomberà indietro di decenni. Berlusconi lo sa bene. Ecco perché ci sarebbe piaciuto un suo silenzio cantatore.

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