Clima teso. Meloni: c’è chi lavora per impedire l’elezione di un presidente di centrodestra

28 Gen 2022 15:50 - di Redazione

”Certamente sono mancati i voti del centrodestra, non certo i nostri”, dice amareggiato Ignazio La Russa tra i fondatori di Fdi. ”Mancano i voti di Fi e ‘Cambiamo”’, dice a mezza bocca un big della Lega che allarga le braccia. ”E’ una Caporetto”, commenta un parlamentare azzurro di lungo corso. Il ‘flop’ di Elisabetta Alberti Casellati, lanciata stamattina ufficialmente nell’agone quirinalizio da Matteo Salvini a nome del centrodestra, scuote la coalizione e apre la caccia al ‘fuoco amico’, ovvero al franco tiratore.

Le accuse sono reciproche, ma sostanzialmente nel mirino finiscono i ‘centristi’ e il partito di riferimento della seconda carica dello Stato, ovvero Forza Italia. Lì si appuntano i sospetti perché è noto che lì ci sono anche i fautori della candidatura di Pierferdinando Casini. Ipotesi che anche i centristi dell’altro schieramento sono pronti a rilanciare.

Non solo. I 382 presi da Casellati appaiono come una netta sconfessione del mandato affidato a Salvini di trovare un nome condiviso e spendibile a sinistra.

Dopo lo spoglio in Aula che ha certificato la debacle della Casellati, tra i capannelli dei parlamentari del centrodestra, solo musi lunghi, arrabbiati e sconsolati per quanto accaduto. Qualcuno già parla di resa dei conti interna. E’ in questo clima che si tiene il vertice del centrodestra.

E’ chiaro che c’è stato un tentativo di spodestare Matteo Salvini dal ruolo di kingmaker che aveva assunto dopo il passo indietro di Silvio Berlusconi. La Russa, davanti ai cronisti, accusa Giovanni Toti: “Hai già esultato?”. E lui: “Non dispongo di 71 parlamentari”. Intanto Osvaldo Napoli (Coraggio Italia) si mostra tutto contento perché la sua profezia si è avverata: “Il centrodestra è finito”, chiosa. E la strada secondo lui è sgombra per la rinascita di una forza centrista.

Giorgia Meloni non nasconde il suo disappunto: noi – afferma in una nota – siamo stati ancora una volta “granitici e leali”. “Anche la Lega tiene – precisa – non così per altri. C’è chi in questa elezione, dall’inizio, ha apertamente lavorato per impedire la storica elezione di un presidente di centrodestra. Le decine di milioni di italiani che credono in noi non meritano di essere trattati così. Occorre prenderne atto, e ne parlerò con Matteo Salvini”.

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