Casini prende quota dopo il colloquio Salvini-Conte. La carta moderata che piace anche a Renzi

21 Gen 2022 8:56 - di Francesco Severini
Casini

Torna in ballo il nome di Pierferdinando Casini in queste ore decisive per la partita del Quirinale. Oggi tengono banco i retroscena sull’incontro che c’è stato ieri tra Matteo Salvini e Giuseppe Conte. Il tutto mentre Berlusconi medita il passo indietro.

Il faccia a faccia Conte-Salvini

La missione di Salvini era chiara, provare a sondare il presidente dei 5Stelle su nomi alternativi a Berlusconi. E ciò in una giornata in cui il Pd ha calato le sue carte mostrando che a volere divisioni sono proprio i dem. “Non voteremo un nome di centrodestra”, ha scandito Enrico Letta. E in seguito fonti del Nazareno hanno fatto trapelare un assunto: il centrodestra non ha alcun diritto di prelazione perché non è vero che hanno i numeri dalla loro parte. Insomma un muro contro muro apparente, dietro il quale si continua a a trattare. Al punto che non è escluso un faccia a faccia tra lo stesso Salvini e il leader del Pd.

Prende quota il nome di Casini

Sulla base di queste premesse trovare un nome condiviso è davvero un miraggio e prende quota in questa giornata Pierferdinando Casini. Lo racconta Repubblica, sottolineando che il leader del Carroccio ha provato “a sedurre il rappresentante del Movimento che aveva invocato una donna per il Colle proponendo due figure femminili, Letizia Moratti e Maria Elisabetta Casellati, rimarcando anche il rilievo istituzionale di quest’ ultima. Ma niente da fare. Non c’è favore per candidature comunque considerate di parte, così come non scalda il cuore dell’avvocato quella di Marcello Pera. Conte, insomma, tiene fede all’impegno con gli alleati Letta e Speranza di fare scudo davanti a proposte di nomi di centrodestra”.

La profezia di Bossi su Casini

E così sul tavolo “sono finiti anche i nomi di Paola Severino e di Pierferdinando Casini, carta coperta dell’area moderata, che però non convince parte del centrodestra”. Un nome, quello di Casini, che avrebbe anche il sostegno di Matteo Renzi. E che risulterebbe digeribile anche da Silvio Berlusconi perché ha fatto parte a pieno titolo del centrodestra. Su di lui aveva scommesso Umberto Bossi: vedrete – aveva profetizzato – che alla fine la spunterà lui.

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