Berlusconi, il ritorno di Lavitola: faccio cene, vedo gente… per convincere i grandi elettori

15 Gen 2022 18:41 - di Redazione
Lavitola

“Io con Berlusconi non ci sto parlando e nemmeno ci voglio parlare, e non ho neanche interesse a fare una ‘captatio benevolentiae’, se mai ho interesse a dimostrare che non sono solo i leccaculo che poi fanno le cose, e lo dico con orgoglio”. A parlare così con AdnKronos è l’ex direttore dell’Avanti, Valter Lavitola, già noto alle cronache politiche per i servigi resi a Berlusconi ai tempi dello scandalo della casa di Montecarlo.

Lavitola: è vero, ho fatto un po’ di cene…

“Non sto lavorando a contattare parlamentari, ho fatto un po’ di cene, è vero – racconta Lavitola – ho incontrato un po’ di parlamentari, ma non sto ‘agganciando’ nessuno per far votare Berlusconi. Sto cercando di convincere una serie di soggetti esterni al parlamento ad agire in modo tale che alcuni ‘grandi elettori’ possano capire qual è il vantaggio che Berlusconi vada a fare il presidente della Repubblica. Io non sto contattando i parlamentari per dire loro ‘tu per piacere vota Berlusconi’. Sono riuscito a convincere delle associazioni del mondo civile, soprattutto giovani imprenditori, persone impegnate nella scuola, nell’università e così via, che riuniscano formalmente i parlamentari che sono in una posizione di dubbio e gli spieghino se come e quanto è importante che Berlusconi vada al Quirinale. Mica gli dicono di votarlo, no, fanno un’analisi sul perché lo si deve votare. E Silvio Berlusconi oggi ha tutti i numeri per essere eletto presidente della Repubblica. Anzi, ha 20 o 30 voti in più di quelli che gli servono“.

Lavitola: il centrodestra lo voterà compatto

Il centrodestra sosterrà Berlusconi in modo compatto.  “I soggetti di centro lo voteranno, tranne forse qualche figura personale che però poi rientra. Prendiamo me, ero incazzato con Berlusconi perché lui, nonostante tutto, ha considerato che io avessi la rogna, ma più che lui qualche suo collaboratore, e sono stato escluso dalla corte. Berlusconi però alla fine ha quel pizzico di magia che porta a perdonargli tutto, per cui io non ci credo che quelli incazzati con lui, al momento del voto per il Quirinale, non lo voteranno. I suoi lo votano, anche perché li sta contattando uno per uno. Il centrodestra sarà compatto, può scappare qualche singolo voto ma forse nemmeno”.

Cosa faranno i 57 parlamentari dei gruppi misti

“L’altro elemento – osserva – sono i 57 parlamentari nei gruppi misti fra Camera e Senato che non appartengono a nessuno. Di questi 57 ce ne sono 53 o 54 che non hanno alcun motivo per non votare Berlusconi. Ma su questi Berlusconi, a mio avviso, sta facendo un errore, quello di continuare a contattarli in modo diretto e personale. Questo è di una pericolosità estrema. Anche perché è impossibile contattarli uno per uno, e poi se a uno gli offri un caffè e all’altro una cena, quello che ottiene il caffè si incazza”.

Giovani vicini al Vaticano in pressing sugli eletti M5S

“Io ho notizia – rivela poi Lavitola -, ma non svelo la fonte per non bruciare l’operazione, che c’è un’associazione di giovani cattolici, molto vicini al Vaticano, che si occupano di formazione politica e di cercare di capire cosa succederà nel futuro, che hanno parlato con tanti di questi parlamentari eletti prevalentemente con il M5S, professionalmente molto qualificati e che poi si sono trovati spaesati, e che stanno organizzando un seminario con alcuni di loro, la prossima settimana, per cercare di capire perché votare per Berlusconi. Ma questa gente non va a votare Berlusconi per essere poi additata come traditore del M5S, dove sono stati eletti per sbaglio. No, questi stanno cercando un cemento formale per aggregarsi, e questo non si realizza con la telefonata estemporanea, ma cercando di capire perché lo devono votare. Ecco, io credo che tutti questi ci siano e Berlusconi passa con 20 o 30 voti di più di quelli che servono”.

 

 

 

 

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