Sos scuola da Atreju: ecco le richieste dei conservatori al governo per non smantellarla del tutto

8 Dic 2021 16:57 - di Gabriele Alberti
Atreju scuola

Il tema della scuola e della formazione entra da protagonista ad Atreju 2021. In mattinata il tavolo tecnico della manifestazione ha dato vita ad un dibattito su questa annata scolastica difficile per docenti e alunni almento quanto la precedente. Le idee dei conservatori italiani emerse oggi dal tavolo “Ci pensiamo noi” sono state condensate in una nota dei deputati Paola Frassinetti, Ella Bucalo, Lucrezia Mantovani e Maria Teresa Bellucci e i senatori Tiziana Drago e Antonio Iannone, oltre al Presidente di Azione Universitaria Nicola D’Ambrosio.

Sos scuola da Atreju: “ Il più grande definanziamento degli ultimi dieci anni”

Mentre la didattica a distanza in tempo di pandemia è ancora un rischio sulla testa dei nostri studenti, il governo tenta di riformare la scuola in sordina: senza che il Parlamento possa intervenire. Un metodo già utilizzato con altri importanti provvedimenti e che continua a non piacerci, hanno sottolineato gli esponenti di FdI. “Temiamo che si voglia così smantellare un sistema e non migliorarlo. Fratelli d’Italia continuerà a difendere la formazione in presenza come ha fatto fin dal primo momento dell’emergenza Covid, attraverso l’adozione di sistemi come la ventilazione nelle aule”. Un sistema che è il fiore all’occhiello della  Regione Marche, metodo utilizzato unicamente dal governatore di FdI Acquaroli. Additato come esempio ma purtroppo non imitato dalle altre regioni.

Idee in campo dei conservatori ad Atreju per non affossare la scuola

Altri sistemi indicati da FdI sono la sanificazione continua delle classi, l’intensificazione del tracciamento e dei test, la lotta alle cosiddette classi pollaio. “Tutto questo non lo si può fare certamente mettendo in campo il più grande definanziamento della scuola degli ultimi dieci anni, come sta facendo l’esecutivo”. Poco o niente in manovra, denunciano i parlamentari di FdI. “Occorre ampliare gli organici, stabilizzare e valorizzare il personale”. Sono queste, tra le altre, le idee messe in campo dai conservatori italiani in apertura della terza giornata di Atreju 2021. Un tema centrale quello della formazione e dell’istruzione, entrato nel dibattito in tutta la sua urgenza e drammaticità dopo una notizia inquietante: la débacle agli esami scritti dei concorsisti in magistratura. “Non sanno scrivere”, è stato il giudizio dei commissami esaminatori, che hanno dato l’ok a 88 su 1500. E la risposta non può essere il definanziamento scriteriato operato dal governo.

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