Lego, si scopre che investire nei suoi mattoncini rende più di oro e azioni. Ecco i set più redditizi
Non sono solo i pezzetti di plastica che hanno dato vita alla fantasia e alle magiche geometrie di generazioni di ragazzini (e di adulti appassionati di costruzioni). O dei tasselli preziosi per collezionisti e cultori del settore. Ma oggi, secondo una ricerca della Higher School of Economics di Mosca, i mattoncini Lego rappresentano un piccolo tesoro da custodire gelosamente. Stando allo studio in oggetto, infatti, investire nella mitica griffe ludica rende più di azioni, obbligazioni e metalli preziosi. E allora, con un tasso medio di rivalutazione dell’11% fra il 1987 e il 2015, i kit da collezione del noto gruppo svedese garantiscono un’alternativa più interessante e “sicura” ad altri beni di consumo come francobolli e vino.
Lego, uno studio rivela: investire nei suoi mattoncini rende più di oro e azioni
La ricerca condotta dalla Higher School of Economics di Mosca, che ha studiato l’andamento dei prodotti più ricercati dai collezionisti, ha dunque evidenziato i forti guadagni che si potrebbero ottenere investendo in “beni insoliti” – come appunto i set Lego –. Ma anche bambole Barbie fuori commercio. Figurine o modellini di auto e treni, insomma in «acquisti che potrebbero sembrare meno seri» dei classici beni rifugio. E non solo. Nel caso della Lego, infatti, sottolinea l’indagine russa, «i rendimenti non sono esposti a fattori di rischio di mercato. Valore e volatilità». Cioè in pratica: rappresentano l’investimento perfetto. Su eBay, segnala la ricerca, ogni giorno vengono messi in commercio migliaia di set a prezzi che possono garantire guadagni fino al 600% annuo.
Mattoncini Lego, un mercato secondario enorme che offre grandi possibilità di guadagno
Mentre dal 2000 al 2015 il rendimento medio di un set Lego da collezione è stato del 12% annuo. Contro il 4,1% guadagnato da chi avesse investito alla Borsa di Londra, e il 9,6% di ritorno su un investimento in oro. «Siamo abituati a pensare che le persone acquistino come forme di investimento beni come gioielli. Oggetti d’antiquariato o opere d’arte», spiega Victoria Dobrynskaya, professore associato presso la Facoltà di scienze economiche dell’HSE. «Invece ci sono molte altre opzioni: come i giocattoli da collezione. Decine di migliaia di affari vengono fatti sul mercato secondario dei Lego, un mercato enorme che non è ben conosciuto dagli investitori tradizionali».
Ecco quali sono i set e i pezzi più ricercati
Fra i set più ricercati (e costosi) il Millennium Falcon, la Morte Nera II e l’Imperial Star Destroyer di Star Wars. Ma anche riproduzioni di edifici come il Taj Mahal. Ma – si legge nello studio – anche un semplice personaggio come Mr.Gold, venduto nel 2013 a circa 3 dollari, può diventare oggetto del desiderio ed essere scambiato oggi fino a 2000 dollari. E allora, lo studio – che ha esaminato i prezzi di 2.322 set Lego – (rigorosamente non usati, va precisato), ha evidenziato come fattori quali la tiratura limitata, edizioni speciali da collezione e scarsità sul mercato dell’usato hanno aumentato significativamente i prezzi di questi mattoncini nel corso degli anni.
Lego, per le collezioni “d’annata” i prezzi salgono alle stelle
E ancora: «I set prodotti 20-30 anni fa giocano sulla nostalgia dei fan dei Lego e i loro prezzi salgono alle stelle», ha spiegato l’economista russa al Guardian, ammonendo però come «nonostante l’elevata redditività dei Lego sul mercato secondario in generale, non tutti i set hanno lo stesso successo. Bisogna essere un vero fan di Lego per conoscere le sfumature del mercato. E vedere il potenziale di investimento di un particolare set». Ma mentre i collezionisti scrutano le nuove uscite per identificare i possibili pezzi preziosi di domani, nel presente Lego vive un periodo particolarmente fortunato. A novembre, infatti, il più grande produttore di giocattoli al mondo ha concesso ai suoi 20.000 dipendenti tre giorni di ferie in più e bonus speciali dopo i ricavi e profitti eccezionali ottenuti grazie a vendite aumentate vertiginosamente a livello mondiale per colpa dei lockdown…