La destra giovanile protagonista ad Atreju 2021. Chiara La Porta: “Noi cresciuti fuori dal coro”

8 Dic 2021 14:51 - di Redazione
La destra giovanile Atreju

L’edizione di Atreju 2021, inaugurata a Piazza del Risorgimento lunedì scorso e che terminerà domenica mattina con le conclusioni di Giorgia Meloni, si sta rivelando uno straordinario successo. Il villaggio natalizio, cuore della manifestazione, accompagna il programma politico di altissimo livello e che vede la partecipazione di leader politici nazionali e internazionali.

La destra giovanile “accende” Atreju

Come da tradizione Atreju è animata dai ragazzi del movimento giovanile di Fratelli d’Italia. In ogni angolo della festa, riconoscibili grazie alla felpa “volontario”, si vedono correre e adoperarsi affinchè tutto funzioni. Ragazzi e ragazze che da ogni parte d’Italia rappresentano quella generazione che vuole difendere l’identità minacciata dalle follie ideologiche del progressismo.

Tanti i giovani da tutta Italia ad Atreju 2021

Tra loro c’è anche Chiara La Porta, 30 anni, toscana, vicepresidente nazionale Gioventù Nazionale. Racconta di partecipare ad Atreju da 12 anni nonostante la giovane età. “Per noi che abbiamo iniziato a fare attività politica con Giorgia Meloni quando vestiva i panni del presidente nazionale del movimento giovanile”, racconta Chiara La Porta, “Atreju è sempre stato un appuntamento imperdibile e fondamentale dove il movimento giovanile era organizzatore e protagonista. Ancora oggi siamo motore e cuore della festa”. Il ruolo del movimento giovanile della destra italiana è dunque ancora oggi quello di formare le nuove generazioni e accendere loro la passione per la politica intesa come la più alta forma di volontariato; stimolandoli a prendere posizione critica rispetto alle vicende contemporanee e ad avere il coraggio di difendere sempre le proprie idee. “Siamo cresciuti, con dibattiti e discussioni fuori dal coro,” continua la vicepresidente di Gioventù Nazionale, “sempre pronti a confrontarci e dialogare con tutti, forti delle nostre radici e convinzioni argomentandole e portandole avanti con coerenza”

Chiara La Porta, vicepresidente di Gioventù Nazionale: “Da noi vince il merito”

Quando qualcuno si stupisce della numerosa presenza di donne in Gioventù Nazionale risponde con un sorriso: “Credo che l’immagine dell’ancella del ciclostile sia un cliché con poca attinenza con la realtà. Nel mondo che ci piace, quello a cui facciamo riferimento ideale e quello che vorremo costruire non esistono etichette precostituite o quote di riserva. Esiste il merito. Esiste chi è più bravo a fare una cosa e chi è più bravo a farne un’altra. Il metro di distinzione non è né il genere né altro. Ma semplicemente ciò che si fa, le capacità ed attitudini. Il nostro movimento giovanile ha tante eccellenze femminili, che non hanno né hanno avuto alcun problema o preclusione a mettersi in luce.

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