Ad Atreju il “Natale dei conservatori.” Meloni: «È la nostra risposta alla Ue, megafono del pensiero debole»

1 Dic 2021 9:44 - di Eugenio Battisti

Il Natale è salvo: il passo indietro della Ue  sulla cancellazione del nome dai documenti ufficiale è anche un successo di Fratelli d’Italia. “Una vergogna, che abbiamo denunciato dal primo minuto“, dice Giorgia Meloni. Che intervistata da Libero punta i riflettori sulla pericolosa deriva dell’Europa. Diventata “uno dei principali veicoli del pensiero debole”. Dietro l’alibi di decisioni tecniche che nascondono posizioni ideologiche. E anticipa la programmazione di Atreju, la tradizionale festa della destra giunta alle 23esima edizione.

Meloni: la Ue è un veicolo del pensiero debole

“Da quando si scelse di rimuovere il riferimento alle radici cristiane dalla Costituzione europea – incalza la leader di Fratelli d’Italia – è iniziata una deriva senza fine”. Il Natale minerebbe l’inclusività? Ridicolo. Nessuno può sentirsi offeso da un bambino che nasce in una mangiatoia. Nemmeno chi professa altre religioni. La Meloni ribalta  i pregiudizi ideologici che sanciscono discriminazioni al contrario. “È un altro tassello della nostra sottomissione culturale”.  Aggiunge preoccupata. Invitando a non abbassare la guardia. “Ci riempiamo la bocca di lotta contro la violenza sulle donne. Ma poi, se a compierla è uno straniero,  quegli stessi predicatori che si stracciano le vesti contro la società patriarcale improvvisamente tacciono. E trovi pure qualche giudice che la legittima. È la solita doppia morale della sinistra”.

Atreju celebra il Natale dei conservatori

In nome di questa ideologia, sostengono l’immigrazione incontrollata di massa. L’ideologia gender. Le crociate contro la famiglia. Le identità nazionali e religiose. Fratelli d’Italia continua la sua difesa delle tradizioni e dell’identità contro la dittatura del pensiero unico. E le parole d’ordine del mainstream. In queste ore il partito della Meloni è alle prese, non a caso, con la preparazione del “Natale dei conservatori”.  È questo il titolo evocativo scelto per la 23esima edizione di Atreju. Che si terrà a Roma, in Piazza Risorgimento dal 6 al 12 dicembre. Dopo due anni i sospensione della  tradizionale edizione di settembre, per le elezioni,  la kermesse  ritorna in una inedita versione natalizia. “Dibatteremo con ospiti di altissimo livello del futuro del conservatorismo”, anticipa l’ex ministro della Gioventù. “Di difesa dell’identità e centralità della famiglia. Di valorizzazione delle radici cristiane. E di impegno per una riforma della Ue in senso confederale. Basata sui principi di sovranità e sussidiarietà“.

“Non accetto i diktat del pensiero unico arcobaleno”

La Meloni denuncia una una pericolosa “guerra delle parole” per cambiare le coscienze. Un esempio? “Quello che sta accadendo in America. Dove sull’onda dei Black Lives Matter le amministrazioni democratiche annullano le celebrazioni del Columbus Day. Da sempre momento di festa per la comunità italoamericana. Ma guardate anche a cosa avviene in Italia e in Europa, dove le poste norvegesi propongono un bacio gay tra un cinquantenne e Babbo Natale. Io non sono una bacchettona ma giuro che non mi sono mai posta il problema dei gusti sessuali di Babbo Natale. Non accetto l’imposizione del pensiero unico arcobaleno, odio le discriminazioni ma ormai siamo alla discriminazione al contrario”

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