Russiagate, arrestato l’analista coautore del falso dossier anti Trump finanziato dai Dem
Nuovo colpo di scena nel Russiagate. L’analista russo Igor Danchenko che collaborò con Christopher Steele, l’ex-agente dell’intelligence britannica autore di un dossier contro Donald Trump, infarcito di illazioni e asserzioni non dimostrate sui suoi legami con Mosca, è stato arrestato.
L’arresto, rivela il New York Times, è avvenuto nell’ambito dell’indagine condotta dal procuratore speciale Johns Durham sull’origine del cosiddetto Russiagate.
Il ‘Dossier Steele, come emerso all’epoca, era stato finanziato dal Partito democratico Usa per infangare Trump e azzopparlo politicamente.
Durham venne nominato dall’allora Amministrazione Trump per indagare su possibili negligenze nella precedente indagine sui presunti legami tra l’ex-presidente e la Russia.
L’indiscrezione del New York Times riguardo all’arresto di Danchenko non è ancora stata confermata ufficialmente e l’ufficio del procuratore speciale Durham non ha voluto rilasciare commenti al riguardo.
Alcune delle accuse contenute nel Dossier Steele vennero utilizzate dall’Fbi a sostegno della richiesta di intercettazioni nei confronti di uno dei consulenti della campagna presidenziale di Trump nell’ottobre 2016.
Altre accuse contenute nel dossier, in particolare di natura sessuale nei confronti dell’ex-presidente Trump, vennero invece fatte trapelare alla stampa, scatenando una tempesta mediatica e politica nel gennaio del 2017, proprio in coincidenza con l’insediamento del nuovo presidente.