Reddito di cittadinanza, truffe continue. Arrestato a Roma un pusher che riscuoteva l’assegno mensile

6 Nov 2021 11:44 - di Redazione

Un altro malvivente che percepisce allegramente il reddito di cittadinanza. Si allunga quotidianamente la lista dei furbetti, alias truffatori, che beneficiano dell’assegno mensile non avendone i requisiti.

Pusher con il reddito di cittadinanza

Questa volta si tratta di uno spacciatore.  È un trentenne romano. L’uomo è stato arrestato dai Finanzieri del Comando Provinciale della Capitale. Durante una perquisizione nel suo appartamento al Prenestino. Nell’abitazione gli agenti hanno trovato oltre 150 grammi di cocaina. La droga era nascosta in in una cassaforte blindata. Requisiti anche 3 bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. Oltre a 800 euro in contanti, presumibile provento dello smercio di droga. Già noto per droga, il trentenne è stato arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti.

La famiglia percepiva il reddito di cittadinanza

Da accertamenti è emerso che tutto il nucleo familiare del pusher beneficiava del reddito di cittadinanza, il sussidio speciale con cui i 5Stelle, con Di Maio in testa, avrebbero dovuto sconfiggere la povertà. Data comunicazione alla sede all’Inps della truffa, l’istituto ha provveduto a interrompere il diritto al reddito di cittadinanza. A Pozzuoli invece i Carabinieri hanno scovato un lavoratore in nero all’interno di un’azienda che si occupa del trattamento e dell0 smaltimento dei rifiuti. L’operaio risulta essere percettore del reddito di cittadinanza e verrà segnalato all’Inps. L’amministratore dell’azienda invece è stato denunciato a piede e costretto a pagare multe per 7mila euro.

Nel 2020 200mila prestazioni non dovute

La truffe sul reddito di cittadinanza, rifinanziato dal governo Draghi, sono ormai un fenomeno fuori controllo. Con l’ultimo blitz dei carabinieri nel sud Italia che ha scoperto un esercito di truffatori (5mila violazioni) si arriva a circa 200 milioni di prestazioni erogate e non dovute. Solo per il 2021. Secondo i dati raccolti da Opne, nell’anno in corso, si è raggiunto il triplo dei casi registrati nel 2020.

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