Milano, arriva il “delegato all’antifascismo”: così la sinistra trova un posto al candidato trombato

20 Nov 2021 8:58 - di Viola Longo
delegato antifascismo
Uno strapuntino in nome dell’antifascismo, a Milano, non si nega a nessuno. Così nel Municipio 9 la presidente Anita Pirovano ha deciso di far rientrare dalla finestra un candidato al Consiglio comunale lasciato fuori dalla porta di Palazzo Marino dal voto degli elettori, creando la figura del “delegato all’antifascismo”. Si tratta di tal Johnatan Chiesa, noto alle cronache locali per aver realizzato il murale “Niguarda Antifascista”, che oggi, alla luce del nuovo incarico, rivendica come fiore all’occhiello del suo curriculum. La decisione ha creato un certo sconcerto nell’opposizione cittadina di centrodestra, sia perché, come fa notare qualcuno, ha il sapore di «una marchetta elettorale», sia perché sul territorio «ci sono problemi ben più gravi» cui assegnare la priorità.

La «scelta di campo» della presidente del Municipio 9

«La nostra è una scelta di campo chiara e netta perché è sempre bene ricordare da dove veniamo e chi siamo, di più perché, nel presente e nel futuro, deve restare vivo e attuale l’impegno contro i vecchi e i nuovi fascismi», ha scritto su Facebook la presidente Pirovano, presentando la nuova figura che è un inedito perfino nella città in cui la sinistra vorrebbe far sottoscrivere a tutti gli eletti una dichiarazione di antifascismo e in cui agli immigrati irregolari si impartiscono lezioni di Resistenza.

Il programma del delegato all’antifascismo: indottrinare gli studenti

Quale sarà il mandato di questo delegato all’antifascismo si evince dalle sue stesse dichiarazioni e si riassume in una parola: indottrinamento. «Dobbiamo parlare con le nuove generazioni, compiere una “operazione verità”. Non possiamo far passare l’idea che il fascismo sia “un’opinione come un’altra”», ha detto Chiesa in un’intervista al giornale online Abcmilano, rivendicando di far parte del direttivo dell’Anpi. «A Niguarda – ha aggiunto – c’è in piedi un progetto con il Teatro della Cooperativa, vogliamo usare anche l’arte per entrare nelle scuole». «Mi piacerebbe – ha aggiunto Chiesa – avvicinare i più giovani anche alla ricerca storica su quella che è stata la lotta antifascista», magari per «ringiovanire la parte attiva della ricerca». «D’altronde – ha concluso il delegato all’antifascismo – anche partigiani e gappisti erano spesso giovanissimi».

FdI: «Siamo ai fenomeni di folklore»

«Mi sembra di assistere a un vero e proprio fenomeno folkoristico», ha detto Andrea Mascaretti capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Marino, sentito da Libero. «Anti significa che c’è qualcosa contro cui opporsi e il fascismo è capitolo chiuso nel 1945. Molti regimi comunisti hanno fatto danni enormi. Eppure non vedo comitati anti comunisti. Continuare ad affrontare il presente guardando solo gli specchietti retrovisori non rende un buon servizio ai cittadini», ha proseguito l’esponente di FdI, ricordando che «i problemi sono molto più concreti: dalle buche alle case popolari, dove piove dentro. Credo che la gente si aspetti delle risposte su questi temi. Non la nomina di un delegato all’antifascismo».

FI: «Sinistra ossessionata dallo spauracchio fascista»

Per il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, poi, Alessandro De Chirico, poi, «lo spauracchio fascista è la vera ossessione della sinistra meneghina: altro che periferie e ciclabilità». Anche l’esponente azzurro ha chiarito che «non mi risulta esista una vera emergenza, mentre dal Municipio 9 mi arrivano diverse segnalazioni di malamovida all’Isola, alla Bicocca. Questioni di priorità: per noi la sicurezza lo è e rimarrà tale». Dunque, come si spiega la trovata di Pirovano?

La Lega: «Ennesima marchetta elettorale della sinistra»

Certo, c’è un tema di furore ideologico che attraversa tutta la sinistra e dal quale sembra non esente la presidente con un passato in Sel e in Milano progressista. Secondo il capogruppo della Lega in consiglio comunale, Alessandro Verri, però, potrebbe esserci anche altro. «Credo sia l’ennesima marchetta elettorale della sinistra post voto», ha detto Verri, anche lui ricordando che «nel Municipio 9 ci sono problemi ben più grossi, come il sostegno alle famiglie, la sicurezza, l’attenzione ai quartieri popolari e le occupazioni abusive. Questa nomina sa tanto di strumento per portare avanti un antifascismo totalitarista».

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