Locatelli (Cts): «Dal 23 dicembre primi vaccini ai bambini». Ecco dove si potranno fare

29 Nov 2021 13:25 - di Milena Desanctis
Locatelli

Le somministrazioni delle dosi di vaccino anti Covid ai bambini dai 5 agli 11 anni dovrebbero iniziare “il 23 dicembre”, «perché per quella data saranno disponibili le formulazioni pediatriche». Ad affermarlo a Sky Tg24 il coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli.

Sulle vaccinazioni per i bambini, inoltre, è inappropriato dire che si è deciso “troppo in fretta”. Intanto, si sta ragionando – anticipa Locatelli – «per creare delle aree pediatriche preposte alle inoculazioni negli hub».

Locatelli sulla variante Omicron

L’attenzione generale ora è concentrata sulla variante Omicron, identificata in Sudafrica e ora individuata in diversi altri paesi, compresa l’Italia. Secondo Locatelli, preoccuparsi per la variante Omicron “è eccessivo”. Questa variante Covid «è diventata velocemente e largamente preponderante in Sudafrica» e si ipotizza una sua “maggior contagiosità”. Al momento, non sono ancora disponibili dati relativi all’effettiva pericolosità della variante: non ci sono elementi per affermare, ad esempio, che possa sfuggire ai vaccini grazie alle numerose mutazioni, che caratterizzano anche la proteina Spike.

«Va tenuta sotto controllo»

Per questo va “tenuta sotto controllo” e non bisogna “né sottovalutare né drammatizzare”, ha detto ancora Locatelli secondo il quale «tutto ci fa ipotizzare che Omicron sia più contagiosa. Dobbiamo capire se ci sia una maggiore patogenicità, ma sembrerebbe di no, anche se la popolazione del Sudafrica è più giovane rispetto a quella italiana. Quindi va valutato accuratamente con studi rigorosi».

In un’intervista al Corriere della Sera Locatelli ieri aveva spiegato che la variante Omicron è «rapida nella diffusione, ma non sappiamo se sia capace di provocare una malattia grave. Il vaccino, ora più che mai, resta fondamentale, unito all’uso della mascherina». E poi ancora: «Non è chiaro ad oggi se questo ceppo avrà maggior capacità di provocare malattia grave. Ma l’attenzione deve essere mantenuta al livello più elevato e bene ha fatto per primo il ministro Speranza, seguito poi dagli altri Ministri Ue, a interrompere tempestivamente accessi e voli dagli 8 Paesi che ne sono stati investiti».

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