Il rapper Marracash definisce “cacca” le prediche politiche di Fedez, lui non la prende bene e fa l’offeso

20 Nov 2021 14:52 - di Marta Lima

Marracash, all’anagrafe Fabio Bartolo Rizzo, uno dei rapper più famosi d’Italia, si scaglia contro il predicatore Fedez, al quale contesta l’ipocrisia dei messaggi e la vacuità della sua vita, molto distante dalle tematiche che affronta, sia nei suoi pezzi che sui social. In un’intervista al Corriere della Sera, in occasione dell’uscita del nuovo album, Marracash non le manda a dire al collega di sinistra, il comunista col Rolex.

“Io e lui abbiamo visioni della vita opposte e antitetiche. Lui rappresenta quelli che si impegnano oggi per una cosa e domani per un’altra senza avere credibilità, senza conoscere il problema. Io posso parlare di galera perché conosco chi ci è andato. Elodie può parlare di gay perché lo sono persone della sua famiglia”, ha detto nell’ambito di una conversazione su “Noi, loro, gli altri“, il suo nuovo album nel quale c’è una citazione, non carinissima, di Fedez. “Dal biondo patriota, sui social si prodiga per noi / Ma in realtà è il più mer*a come il Patriota in The Boys, canta nel pezzo Cosplayer).

Marracash, che si dichiara apolitico, di sicuro è una rarità nel panorama politico, si è già concesso il lusso di sfotticchiare i comunisti, non avendo aderito al “main streaming” politico della sinistra come i tanti cantanti pecoroni che cercano visibilità con il politically correct.

Marracash attacca, Fedez non la prende bene

Fedez finge cautela, nella replica, ma si avverte un discreto “rosicamento” nelle storie che affida a Instagram. “Dispiace sentire da una persona come Marracash che reputo intelligente e sensibile una frase così. Non conosci le storie dei membri della famiglia, ma non è questo il punto che mi stranisce della tua affermazione. Spesso io e Elodie ci siamo spesi per le medesime battaglie e ho sempre apprezzato quel che ha fatto. Esistono migliaia di attivisti in Italia che portano avanti ogni giorno battaglie per i diritti civili senza rientrare personalmente in una delle categorie per le quali combattono. Io credo sia così che si ottengono delle conquiste, quando un problema di una minoranza diventa un problema da risolvere per tutti. Se trovo divertente la frase ‘parlo di galera perché conosco chi ci è stato’ che è un po’ come dire ‘ti sistemo l’impianto elettrico perché mio zio è elettricista’, trovo molto pericoloso dire ‘Elodie può parlare di gay perché lo sono i membri della sua famiglia’. Perché sarebbe come dire ‘per le discriminazioni razziali si possono battere solo le persone nere e i loro parenti’” .

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