Aviaria, l’allarme arriva nel cuore di Roma: Gualtieri chiude la parte Est di Villa Pamphilj

29 Nov 2021 21:00 - di Natalia Delfino
aviaria villa pamphilj

È allarme aviaria anche nel cuore di Roma: il sindaco Roberto Gualtieri ha dovuto emanare un’ordinanza per chiudere la parte est di Villa Pamphilj, dopo il ritrovamento di alcuni volatili morti, fra i quali due cigni, nei pressi del Laghetto del Giglio. Le analisi dell’Istituto zooprofilattico hanno confermato che si è trattato di aviaria.

Chiusa per aviaria la parte Est di Villa Pamphilj

La chiusura al pubblico di Villa Pamphilj riguarda la «parte ad Est di Via Leone XIII, quella dove si trova il laghetto del Giglio», ha fatto sapere l’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale, spiegando che «il provvedimento è stato adottato dopo che l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Roma in data 26.11.2021 aveva comunicato una positività per influenza aviaria nelle specie avicole presenti nel Laghetto del Giglio, all’interno del Parco». «La successiva comunicazione del 28.11.2021 del Centro di Referenza per l’influenza aviaria, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, ha confermato la positività per il virus dell’influenza aviaria sottotipo H5N1 ad alta patogenicità», ha precisato ancora l’Assessorato.

Una «misura precauzionale» che durerà 10 giorni. Per ora

L’assessore Sabrina Alfonsi ha parlato di una misura «in via precauzionale per un periodo di 10 giorni o comunque per il tempo occorrente per eseguire gli accertamenti utili a escludere ogni ulteriore diffusione del virus verso l’esterno da parte di visitatori e consentire il corretto svolgimento degli ulteriori interventi ritenuti necessari». Alfonsi ha quindi precisato che «il rischio biologico è limitato alla sola possibilità di veicolare meccanicamente il virus, da qui le ragioni del provvedimento adottato oggi, mentre non ci sono rischi per il consumo di carne di pollame e uova».

Gualtieri: «Un grandissimo dispiacere»

Gualtieri, in un post su Facebook, ha parlato della firma dell’ordinanza come di «un grandissimo dispiacere». «Si tratta di un provvedimento precauzionale richiesto dalla Asl Rm3 a seguito della morte per influenza aviaria di un cigno del laghetto. Per i prossimi 10 giorni, quindi, non potremo accedere a quell’area del parco, ma questo servirà a fare ulteriori accertamenti e, soprattutto, ad evitare che il virus si diffonda meccanicamente», ha aggiunto il primo cittadino, sottolineando che «la salute dei cittadini per noi è prioritaria». «Mi auguro – ha concluso – di poter restituire al più presto alle romane e ai romani questo luogo prezioso e unico della nostra città».

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