Allarme dal Botswana per una nuova super variante Covid con 30 mutazioni: “Molto preoccupante”

25 Nov 2021 20:53 - di Leo Malaspina

Gli scienziati lanciano l’allarme su una nuova variante del Covid, individuata la prima volta l’11 novembre in Botswana, che ha un “enorme numero di variazioni” che potrebbero permettere al virus di aggirare l’immunità. Finora sono solo 10 casi, in tre Paesi, confermati della variante B.1.1.529, che contiene 32 variazioni della proteina spike, la parte del virus che la maggior parte dei vaccini usano per creare l’immunità contro il Covid.

Dal Botswana una super variante Covid ancora misteriosa

Oltre ai tre casi in Botswana, la variante è stata individuata in Sudafrica, in sei casi, ed ad Hong Kong, in un paziente appena rientrato dal Sudafrica. Al suo arrivo ad Hong Kong l’uomo era risultato negativo al tampone, ma è risultato positivo due giorni dopo, mentre faceva la quarantena, riporta oggi il Guardian.

Tom Peacock, virologo dell’Imperial College di Londra, ha pubblicato alcuni dettagli su questa variante su un sito, sottolineando che “l’incredibilmente alta quantità di mutazioni dello spike suggerisce che questa potrebbe essere una vera preoccupazione”. ‘Stanno facendo ciò che hanno promesso, salvare le vite e offrire una protezione molto elevata contro la malattia grave’

L’Oms: “Nel mondo i vaccini stanno funzionando, ma vanno aumentati”

“In alcuni paesi il bilancio delle vittime sarebbe stato il doppio di quello attuale senza i vaccini”. Lo sottolinea il direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, Hans Kluge, commentando i dati di uno studio internazionale guidato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in collaborazione con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).

“I vaccini” anti-Covid “sono una meraviglia della scienza moderna e ciò che questa ricerca mostra è che stanno facendo quello che hanno promesso, salvare vite e offrendo una protezione molto elevata contro malattie gravi e morte”, ha rimarcato Kluge. “Ma i vaccini devono essere accompagnati da una serie di misure preventive per mantenere bassi i livelli di trasmissione e mantenere ‘aperta’ la società”, ha sottolineano il direttore regionale Oms Europa ricordando che “occorre indossare una mascherina in spazi affollati, chiusi e confinati, coprire colpi di tosse e starnuti, mantenere la distanza fisica dalle altre persone e lavarsi le mani regolarmente”.

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