A 30 anni dalla scomparsa di Ciccio Franco, Reggio Calabria ricorda il “combattente idealista”

15 Nov 2021 16:31 - di Giuseppe Agliano
Ciccio Franco

Il leader dei “boia chi molla”, l’appassionato protagonista dei Moti per Reggio Capoluogo del 1970, morì improvvisamente la mattina del 16 novembre 1991 a causa di un ictus che stroncò la sua esistenza terrena a soli 61 anni. Finiva così un’epopea, un mito per tutti i giovani militanti della destra dell’epoca. Era il punto di riferimento non solo politico, una figura indelebile quasi paterna. Era l’esatto opposto del modello politico che andava per la maggiore. Non parlava in politichese, non usava fumisterie intellettualistiche, era un efficacissimo comunicatore. La sua oratoria risultava diretta, popolare.

Ciccio Franco, un grande combattente

Era un uomo certamente d’azione, Ciccio Franco. Un combattente, un idealista. Non conosceva cosa fosse la paura o l’accomodante spirito di compromesso. Un generoso, la cui disponibilità lo portava a condividere fino in fondo i bisogni e la povertà dei più umili. Era certamente un uomo di destra. Di destra era il suo alto senso della moralità che ispirava la sua azione politica e di destra era il suo attaccamento alla gente, alle tradizioni e alla Patria. Ma la sua era una destra innanzitutto di popolo. Perciò fece proprio il grido di dolore che si innalzò dai reggini in quella incandescente estate del 1970.

Dall’impegno nella Cisnal a Palazzo Madama

Attivissimo dirigente sindacale ricoprì nella Cisnal i massimi incarichi locali e nazionali, fra cui quello di Segretario Generale aggiunto. Fu eletto senatore per il Msi-Dn nel 1972 con un risultato straordinario: circa il 37% di suffragi  nell’intero collegio e il 48% in città (un reggino su due allora votò per lui). Fu rieletto nel 1976, nel 1979, nel 1983 e nel 1989. Solo la morte improvvisa lo strappò all’abbraccio del suo popolo. Consigliere comunale ininterrottamente per circa 30 anni, a testimonianza del grande gradimento popolare che lo ha sempre accompagnato nella sua attività politica e a riprova del suo viscerale amore per la città.

Un ricordo incancellabile

Per la destra reggina e nazionale, pertanto, il ricordo di Ciccio Franco è incancellabile. Se essa è arrivata ai risultati odierni, se è arrivata tanto lontano, lo si deve alle battaglie, agli insegnamenti e all’esempio di uomini come lui. Uomini dalla fede incrollabile verso le idee, i valori e le tradizioni di cui erano portatori. Nel 2005, l’amministrazione comunale guidata da Giuseppe Scopelliti, fece realizzare dall’artista Rosario La Seta un monumento in bronzo e pietra di Lazzaro dedicato al senatore missino. Fu posizionato in una aiuola dello splendido lungomare reggino. Inoltre, nel 2006, gli venne intitolato anche l’anfiteatro in pieno centro, in cui si svolgono le principali attività artistico-culturali.

Le iniziative per Ciccio Franco

Ogni anno, da quel tragico 1991, Ciccio Franco viene ricordato dalla sua comunità con svariate e molteplici iniziative. Anche si non è più tra noi, rimane una ricca eredità di affetti, di esempi, di virtù. Ci ha insegnato l’arte della politica, quella vera, quella pulita. Cioè, la politica dello spirito di servizio, dell’interesse della collettività, dal dare e non dell’avere. La politica del concreto e non dell’effimero, della fierezza e non dell’asservimento. Anche oggi, pertanto, ancora una volta, Reggio ricorda un personaggio indimenticabile che ha segnato indelebilmente con le sue battaglie in difesa dei diritti dei reggini e dei più deboli la storia della città e dell’Italia. A 30 anni dalla sua scomparsa il suo popolo gli renderà omaggio nel giorno della sua scomparsa recandosi presso il monumento a lui dedicato per la deposizione di una composizione floreale. Il 19 novembre, presso il cineteatro Metropolitano, si svolgerà una giornata di studi dal tema Ciccio Franco: l’uomo, il politico, l’esempio. Parteciperanno familiari, amici, rappresentanti della politica, della cultura, dell’associazionismo e semplici cittadini. Le iniziative sono organizzate a cura del Circolo di Fratelli d’Italia “Antonio e Ciccio Franco”, dell’Associazione “Reggio Futura” e del Centro Studi “Tradizione Partecipazione”.

 

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