Vaccini, verso 89 milioni di dosi somministrate. Ma nel Pd vagheggiano il “modello Austria”
Sono arrivate a quota 88.748.661 le dosi di vaccino somministrazioni in Italia. Il dato è contenuto nel report aggiornato sulla campagna vaccinale che ha raggiunto con una prima dose almeno 46.466.385 di persone, vale a dire l’86,03% della popolazione over 12. Sono invece 44.377.699, l’82,17% della popolazione over 12, le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Il totale delle persone che hanno ricevuto la terza dose dei vaccini è, poi, di 210.960, il 24,03 % della popolazione potenzialmente oggetto della nuova fase della campagna. Sono 819.427, infine, i cittadini oggetto di dose booster, il 27,42 % della popolazione interessata che ha ultimato il ciclo vaccinale da almeno sei mesi.
Il Pd accarezza l’idea del “modello Austria”
Dunque, mentre i numeri della pandemia nel nostro Paese restano sempre sotto controllo, la campagna per la somministrazione dei vaccini prosegue e si avvicina alla fatidica soglia del 90%. A fronte di ciò, però, non si moltiplicano solo gli appelli affinché tutti si immunizzino. Contestualmente, infatti, continuano ad arrivare allarmi sulla tenuta del contenimento della pandemia, con il Pd che accarezza anche l’ipotesi di adottare il “modello Austria”, ovvero lockdown per i non vaccinati. «Speriamo non ci sia più bisogno di alcun lockdown, ma se fosse necessario si potrebbe valutare anche di seguire il modello austriaco che prevede il lockdown per chi non è vaccinato», ha detto il coordinatore delle Agorà del Pd e membro della segreteria nazionale, Nicola Oddati, ospite a Mattino 5.
Locatelli cauto sui «vaccini obbligatori»
Per Franco Locatelli, invece, per raggiungere la copertura necessaria, si potrebbe prevedere l’obbligo vaccinale, ma solo «qualora ve ne fossero le indicazioni e gli estremi».