Vaccini e alterazioni del ciclo mestruale: 30mila casi in Gb. Gli Usa commissionano nuove ricerche

8 Ott 2021 11:30 - di Valter Delle Donne
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La prima testata autorevole a segnalare il problema è stata la Bbc, in un lungo servizio del 16 settembre. Ha riferito di 30mila segnalazioni di donne britanniche che hanno avuto anomalie nel ciclo mestruale dopo i vaccini. Sia vaccini con mRNA che con adenovirus. Pochi giorni fa, anche il Dipartimento della Salute Usa è intervenuto ufficialmente sulla questione.

Dal 5 ottobre è infatti disponibile una pagina web per aggiornare (e tranquillizzare) le migliaia di donne americane, preoccupate dal cambiamenti del ciclo mestruale dopo i vaccini COVID-19. «Alcune donne hanno riportato cambiamenti nelle loro mestruazioni dopo aver ricevuto il vaccino COVID-19, inclusi cambiamenti nella durata, nel flusso e nei sintomi di accompagnamento come il dolore», si legge sul sito.  Le autorità sanitarie Usa lo dicono chiaramente: «Sono necessarie ulteriori ricerche per capire se gli sbalzi siano effettivamente correlati. Quali donne possono essere colpite e i meccanismi esatti del perché».

“Questi cambiamenti, se si verificano, sono temporanei e innocui”

L’Istituto nazionale di sanità americano ha assegnato a cinque istituzioni sovvenzioni supplementari di un anno per un totale di 1,67 milioni di dollari per esplorare potenziali collegamenti tra la vaccinazione COVID-19 e i cambiamenti mestruali. I ricercatori della Boston University, della Harvard Medical School, della Johns Hopkins University, della Michigan State University e dell’Oregon Health and Science University indagheranno se tali cambiamenti possano essere collegati al vaccino COVID-19 stesso o se sono casuali e per quanto tempo durano le modifiche.

 “Ciclo mestruale alterato dopo i vaccini, legame da studiare”

Per la docente di immunologia riproduttiva Victoria Male dell’Imperial College di Londra, «un collegamento è plausibile e dovrebbe essere studiato».  In un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Bmj, la dottoressa Male afferma che «una solida ricerca» sui rapporti sui problemi del ciclo aiuterebbe a contrastare la disinformazione sui vaccini.

La dottoressa Male ha affermato che la risposta immunitaria del corpo sia la causa probabile e non qualcosa nei vaccini. Gli effetti collaterali comuni della vaccinazione elencati dall’Agenzia del farmaco? Dolore al braccio in cui viene fatta l’iniezione, febbre, affaticamento e mialgia. Tuttavia, le modifiche alle mestruazioni (come per esempio interruzioni del ciclo) e le emorragie vaginali inattese non sono elencate, precisa la dottoressa Male. Eppure i medici di base e gli esperti che lavorano nel campo della salute riproduttiva «sono sempre più contattati da donne che hanno sperimentato questi eventi poco dopo» l’iniezione. Quando si verificano, sono effetti temporanei e innocui, ha riferito la Cnn per tranquillizzare le americane ancora restie a vaccinarsi.

La protesta del Guardian: “Perché non avete raccolto i dati prima?”

Il quotidiano britannico The Guardian ha ospitato un editoriale a firma di Arwa Mahdawi. Il titolo è emblematico. «Chi dice che non è un grosso problema se il vaccino contro il Covid interrompe temporaneamente i cicli mestruali?».

«Non c’è motivo di preoccuparsi per un possibile legame tra il vaccino Covid-19 e un periodo anomalo del ciclo – premette il quotidiano inglese – Ciò che preoccupa, tuttavia, è il modo pessimo in cui è stata gestita la questione. In primo luogo, c’è il fatto che alle partecipanti agli studi clinici sui vaccini contro il coronavirus non siano state poste domande specifiche sui cambiamenti al loro ciclo mestruale . Perché nessuno ha pensato che potesse essere qualcosa su cui valesse la pena raccogliere dati?». 

Per il Guardian il punto è dirimente. «Costruire la fiducia in un vaccino dovrebbe essere in cima alla lista delle priorità. Circa il 26% delle donne nel mondo ha le mestruazioni attive. Una lacuna di dati che riguarda una popolazione così ampia è un terreno fertile per la disinformazione». 

Ciclo mestruale e vaccini: la risposta delle autorità italiane

Gli scienziati concordano su un punto: non ci sono prove che i vaccini abbiano alcun impatto sulla gravidanza o sulla fertilità.

Inoltre, i sospetti effetti collaterali registrati dalle autorità britanniche includono periodi più pesanti del solito, periodi ritardati e sanguinamento inaspettato dopo tutti e tre i vaccini Covid. Va detto infine che si parla di appena 30mila segnalazioni su oltre 47 milioni di dosi somministrate alle donne nel Regno Unito fino ad oggi.

Sull’argomento, la Federazione dei Medici italiani ha preparato una scheda per fornire informazioni sull’argomento. È aggiornata al 9 luglio 2021, prima che arrivassero le segnalazioni dagli Stati Uniti e dal Regno Unito.

 

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