Renzi: mi minacciano di morte, ma la colpa dell’affossamento del ddl Zan è solo di Pd e M5S

28 Ott 2021 16:51 - di Redazione
Renzi

“Siamo oggetto di una campagna mediatica e social vergognosa, vogliono fare le manifestazioni sotto le sedi di Italia viva” e “io sto ricevendo minacce di morte”. Lo dice Matteo Renzi in una diretta social parlando del Ddl Zan. Il leader di Italia Viva respinge le accuse e cerca di sottrarsi alla gogna che hanno scatenato nei suoi confronti. L’indice è puntato contro di lui: lui il traditore, lui il responsabile, lui quello che vuole creare una maggioranza con la destra per la partita del Quirinale.

Renzi dà la sua versione, che è quella veritiera, ma che non è neanche presa in considerazione dalla sinistra che si immerge nella narrazione disperata e tragica per evitare di guardare la realtà. “Il ddl Zan – dice Renzi – è fallito per colpa, responsabilità e scelta del Pd e del M5s. La loro arroganza, unita alla loro incapacità di fare politica, ha segnato l’esito del Ddl Zan“.

Sul Ddl Zan “in Senato non c’era la maggioranza e cosa fai quando non hai i numeri? Cerchi di fare un accordo. E’ da maggio che chiediamo un’intesa”, continua Matteo Renzi.

“Siccome i numeri non c’erano ho cercato disperatamente di trovare una soluzione. Finite le amministrative Letta è stato molto gentile, va da Fazio e mi manda un messaggino: ‘Apro’, lavoriamoci insieme’. Ho detto ci siamo. Questo accadeva domenica -ha raccontato Renzi-. Mi sono fatto carico di chiamare tutti per avvisare, o si fa l’accordo prima di mercoledì o al voto segreto può succedere di tutto. Niente. Martedì, alla riunione al Senato, Zan e gli esponenti Pd e 5 stelle hanno detto, questo è il testo prendere o lasciare. Hanno detto, muro contro muro. Bravi, con questa scelta suicida avete distrutto il Ddl Zan”.

E ancora: “Si è scelto di non fare una legge sull’omofobia per ideologia, per populismo. Così come 10 mesi fa ‘o Conte o morte’ e si è visto il risultato, oggi gli stessi hanno detto ‘o Zan o morte’ e sì è visto il risultato”.

“Se scrivo sui social garantiamo i diritti aumento i follower, se lo scrivo in Gazzetta ufficiale aumento i diritti”, ha spiegato infine Renzi concludendo: “I diritti vanno garantiti non facendo a sportellate”.

 

 

 

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