Panettiere confessa l’omicidio dello chef Madeddu: sospettava una relazione con la moglie (video)

29 Ott 2021 11:10 - di Paolo Lami

Arriva, inattesa, la confessione di un panettiere per l’omicidio dello chef sardo 52enne Alessio Madeddu ammazzato a colpi di accetta di fronte al suo ristorante Sabor’e mari al porto vecchio di Teulada. E, ancora più inatteso è il movente: passionale.

https://youtu.be/UZXtoHbjZE4

Nessuna spedizione punitiva da parte di un gruppo di persone, dunque, come era stato ipotizzato all’inizio. Un solo uomo ha ucciso Alessio Madeddu, lo chef di Teulada, nel sud della Sardegna, trovato morto ieri mattina nel suo locale.

L’omicida è un panettiere di San’Anna Arresi, Angelo Brancasi, originario di Erice, fermato ieri notte, e che ha ammesso di aver colpito ripetutamente Madeddu con un accetta, per motivi passionali, poiché sospettava una relazione dello chef con sua moglie.

Il killer di Madeddu è ora stato trasferito  nel carcere di Uta, la struttura penitenziaria in provincia di Cagliari.

Ls confessione è arrivata nella notte nel corso dell’interrogatorio condotto dal pm Rita Cariello.

Divenuto celebre dopo aver partecipato alla nota trasmissione condotta da Alessandro Borghese4 ristoranti“, Madeddu ora stava scontando ai domiciliari una pena per tentato omicidio dopo che, fermato dai carabinieri per un controllo, si era ribellato promettendo di vendicarsi ed era poi tornato a bordo di una ruspa con la quale aveva ribaltato la jeep dei militari.

L’omicida di Madeddu è stato rintracciato dai carabinieri che hanno esaminato le immagini delle telecamere installate dallo chef vicino al suo ristorante.

Brancasi, 43 anni, ha rivelato nel corso dell’interrogatorio di essere arrivato a Porto Budello utilizzando la propria auto.

Secondo quanto ha raccontato al pm la sua intenzione era quella di avere un chiarimento in merito a una presunta relazione clandestina della moglie con Madeddu.

Lo chef e il panettiere hanno iniziato a discutere all’interno del ristorante ma ben presto il confronto è trasceso in un litigio fuori dal locale.

A quel punto il panettiere avrebbe a tirato fuori dalla tasca un grosso coltello – non un’accetta, dunque, come si era sospettato inizialmente – che aveva portato con sé, colpendo ripetutamente lo chef Madeddu il quale, a sua volta, ha tentato di difendersi utilizzando  l’accetta trovata, poi, dai carabinieri, vicino al cadavere.

Il killer è poi salito a bordo della propria auto, travolgendo lo chef che, per difendersi, gli ha lanciato contro una pietra, che ha sfondato uno dei vetri. Alla fine Madeddu è crollato a terra e il panettiere è fuggito lasciando sull’asfalto i segni delle gomme e un copricerchione dell’auto.

Parte della colluttazione è stata ripresa dalle telecamere. E questo ha permesso ai carabinieri di arrivare nella notte al panettiere.

 

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