Milano, il corteo è guidato dall’ex Br Ferrari. Gasparri: vergogna, come mai nessuno si indigna?

24 Ott 2021 17:06 - di Francesco Severini
Milano ex Br

Milano, siamo al 14esimo corteo contro il Green pass. E stavolta lo guida un ex brigatista rosso. Sabato i manifestanti hanno cercato di dare l’assalto alla Cgil ma non è scattato nessun allarme. Come mai? Bè, non si vota. Inoltre in piazza ci sono gruppi di anarchici e centri sociali. Oltre agli estremisti  di destra dell’associazione Dodici Raggi di Varese. E tra le presenze degne di nota c’è appunto anche l’ex irriducibile delle Brigate rosse, Paolo Maurizio Ferrari.

E poi solito copione: spintoni e insulti ai giornalisti (una troupe di Mediaset è stata accerchiata) e tentativo di assalto alla Cgil (già messo in atto la scorsa settimana). In piazza sempre in diecimila. Un numero che non accenna a calare.  “In testa, a partire da piazza Fontana – annota La Stampa – anche l’ex terrorista Ferrari, oramai 76enne, con trent’ anni di cella alle spalle e in mano lo striscione «Lavoratori contro Green Pass e obbligo vaccinale. Ora e sempre resistenza». Ferrari apparteneva al nucleo storico delle Brigate Rosse, condannato per sequestro, rapina e la rivolta al carcere dell’Asinara, è uscito di prigione nel 2004″. 

Poi nel 2012 i nuovi guai con la giustizia in un’indagine sul movimento No tav. “Oggi – sottolinea il Corriere – è tra gli attivisti di estrema sinistra che osteggiano il certificato verde e l’obbligo vaccinale. Accanto a lui alcuni esponenti di una sigla che appartiene alla galassia dei sindacati di base. L’ala sinistra (estrema) No pass è ormai una costante delle manifestazioni milanesi. Così come la presenza dei gruppi anarchici che nei momenti caldi sanno indirizzare la protesta verso sedi istituzionali e forze dell’ordine”.

L’ipotesi che i no green pass possano dar vita a futuri partiti politici o movimenti “la vedo molto difficile e anche sbagliata”, commenta il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ospite di ‘Mezz’ora in più’ su Rai3. “I cortei a Trieste ultimamente sono guidati anche dalla sinistra antagonista – ha sottolineato – credo sia una protesta che ha raggruppato tutto e tutti”. Mentre Carlo Calenda chiosa: “Il Green Pass? Si tiene. Si va avanti con questa strategia, la protesta è legittima mentre se è violenta si reagisce”. “La forza – aggiunge – è monopolio dello Stato e lo Stato risponde con durezza e serietà”.

“Basta con queste manifestazioni pretestuose e ridicole che vanno stroncate – incalza Maurizio Gasparri –  Ed è una vergogna che ci siano perfino degli ex brigatisti rossi non pentiti a capeggiare i cortei a Milano. Ma non vediamo difensori della democrazie insorgere per questo”.

 

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