Gli effetti nefasti della transizione ecologica sull’alimentazione “falsata”: i pericoli
La transizione ecologica ,sia in terreno alimentare, sia in terreno energetico sta diventando un luogo comune a precipizio. Disgraziatamente scarseggiano le personalità contro corrente ed autorevoli per combattere, raffrenare la corrente d’opinione che viene determinata da interessate operazioni che formano la inerte opinione pubblica non sempre capace di ragionare criticamente. Chi sa operare più abilmente suggestionando , prevale. Epoca sofistica assoluta, la nostra. Al dunque, la transizione ecologica in campo alimentare si sta trasformando in un grandioso invito al transgenico, agli organismi modificati geneticamente, al “sapore di”, un alimento con il sapore di un altro, soprattutto non la carne, ma, poniamo, un chi sa che con il sapore di carne.
La transizione ecologica in campo alimentare
Questo avrebbe il gran risultato di impedire, si afferma, l’orrore del carnivorismo, e la rovina ambientale degli allevamenti. Ma, ambientalisti, della rovina dei sapori, della civiltà alimentare, della perdita dei sapori originari non vi preoccupate! E’ disgustante immaginare gli alimenti che non sono quel che sono ma che hanno “il sapore di” un altro alimento. Un vino non vino ma con il “il sapore di” vino; un formaggio non formaggio ma con il “sapore di” formaggio. Non si limitano questi alchimisti alla mistificazione ma la vantano, con la coperura di offrirci un ambiente verde, ecologico, sostenibile, non carnivoro, non devastato dagli animali e dall’inquinamento!
E del fatto che “loro” falsificano l’alimentazione non si preoccupano? Inaudito, tanta voglia di sanare l’ambiente, la Natura ed il risultato consisterebbe nel falsarla al grado di offrirci un non so che con “il sapore di” un’ altra cosa. Questa mistificazione dovremmo preferirla alla restaurazione della natura genuina! La transizione ecologica ha valore se ridà la natura naturale, non se sforna una natura modificata geneticamente sostitutiva della Natura, persino vantata in questo processo alterativo. E come reagisce la popolazione? Si occupa del pericolosissimo ma inesistente incubo fascista. E’ incredibile come l’opinione pubblica sia ormai in pugno ai mezzi di comunicazione, basta organizzare un tafferuglio e si grida alla guerra urbana, alla rivolta armata. Purtroppo i mezzi di comuncazione amplificano tutto ed il gioco è fatto. Nessuno scrive anche o mostra l’orrore di un organismo come la FAO che esalta gli alimenti modificati geneticamente.
Il problema energetico
Bastasse tanta cecità! La transizione ecologica pare contribuisca a precipitare la crisi energetica. Puntare esclusivamente sulle energie rinnovabili causa limiti di potenza energetica. Sarebbe la catastrofe. Qualcuno accenna al ritorno dell’energia atomica di quarta generazione, ma restano parole. Intanto il bisogno energetico aumenta, la capacità non soltanto italiana di risolverlo diminuisce, volgersi alle energie rinnovabili, indispensabile, può tuttavia danneggiarci per la decadenza delle energie passate(petrolio, carbone, gas).
Il Nord Stream 2 che unisce la Federazione Russa alla Germania sottraendolo al gasdotto che attraveraa la infida, per la Russia, Ucraina, è concluso, con delle ulteriori verifiche ed il consenso della Germania, bisognosissima , quanto il resto dell’Europa, del gas russo, entrerà in attività, con grave fastidio degli Stati Uniti. Che vedono potenziata non soltanto la Germania ma pure l’odiata Russia, la Germania d’altro canto diverrebbe la potenza dominante europea in modo netto, il gas passa nel suo terreno ed è la Germania a distribuirlo all’Europa. Che pretendono gli Stati Uniti, se la Germania e gli europei possono ottenere il gas esclusivamente dalla Russia?
Le ripercussioni sul lavoro
Vogliono obbligarci a mantenere il gasdotto che scorre per l’Ucraina con le difficoltà permanenti tra Russia ed Ucraina? Gli Stati Uniti non sono in grado né di aiutarci nell’energie, dipendiamo dalla Russia, neanche nel settore commerciale, siamo stretti alla Cina, gli Stati Uniti ci proteggomo militarmente, anche se facciamo qualche tentativo di difesa “nostra”, ma si vive di energie e merci non di guerra. Allora?Allora pensiamo a non alterare la Natura; pensiamo a risolvere la tremenda carenza energetica. Invece di lottare contro i fantasmi perché incapaci di affrontare situazioni reali. Di Don Chisciotte ne è stato concepito uno, mirabolante, eterno, i donchiottini che inventano giganti dai mulini a vento fascista sono ridicoli e cercano diversivi. Se non risolviamo il problema alimentare ed il problema energetico la ripresa gira a vuoto. Temo che inventiamo problemi inconsistenti per non saper risolvere problemi consistenti. Tra i quali la trascuratissima automazione, punto decisivo della (dis)occupazione.