G20, la Lamorgese teme il bis di sabato: stavolta schiera anti-droni in cielo e più esercito in strada

13 Ott 2021 20:59 - di Lara Rastellino
Lamorgese G20

Dopo l’autocritica, subentra la paura di replicare l’errore: Così, sul G20, la Lamorgese, sempre più nell’occhio del ciclone, prova a ricorrere al pugno duro. Scottata dal fatto che la gestione con diverse ombre della manifestazione no-Green Pass – che lo scorso sabato è degenerata nell’assalto alla sede principale della Cgil– ha scatenato le ire anche di Draghi. E non solo. Come noto, infatti, oggi durante il question time, dopo la risposta della ministra all’interrogazione sulla gestione dell’ordine pubblico in occasione della manifestazione svoltasi a Roma il 9 ottobre scorso, Giorgia Meloni ha smascherato la ministra, contestandole: «Lei viene qui e ci dice che sapeva e non ha fatto nulla. Se fino a ieri potevamo pensare che il problema fosse una sua sostanziale incapacità, oggi la tesi che ci viene a raccontare in questa aula è un’altra. Ed è molto più grave: quello che è accaduto sabato, è stato volutamente permesso».

G20, la Lamorgese teme altri passi falsi e rafforza gli schieramenti in campo

Un confronto serrato, quello tra le due donne della politica. Partito da un interrogativo fondamentale: Sapeva la Lamorgese della presenza di soggetti pericolosi per l’ordine pubblico e della loro intenzione di assaltare la sede Cgil? Conosceva la natura di Forza nuova? Insomma, una requisitoria. Ma la replica della ministra non lascia adito a dubbi e scusanti. Specie quando spiega che «l’intenzione di Castellino di dirigersi verso la Cgil è stata espressa dal palco. E che a quel punto, o successivamente, intervenire con l’uso della forza avrebbe comportato rischi di “degenerazione della situazione dell’ordine pubblico”»…

La ministra punta su sorveglianza e prevenzione

Un passo falso, che ora la Lamorgese vuole evitare di compiere di nuovo. E così, prova a puntare su sorveglianza raddoppiata e prevenzione efficace. Che, ci si augura, la prossima volta possa essere più accorta e dirimente. Dunque, nel corso del comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è svolto oggi al Viminale, il ministro dell’Interno ha sottolineato la necessità che nel prossimo e impegnativo periodo, connotato dalla prosecuzione delle manifestazioni di protesta collegate alle misure governative di contenimento della diffusione del Covid-19. Ma anche dallo svolgimento del G20 a Roma, le forze di polizia intensifichino le attività di prevenzione delle possibili cause di turbativa. Con il rafforzamento dei dispositivi di osservazione e di vigilanza del territorio. E degli obiettivi sensibili. Nonché dei servizi di monitoraggio dei siti web e dei social network, anche per garantire a tutti la libertà di manifestare pacificamente e nel rispetto delle regole.

Il Viminale dispone il rinforzo della vigilanza in strada con 500 unità aggiuntive dei soldati di “Strade Sicure”

Non solo. Per assicurare lo svolgimento in sicurezza del G20, gli addetti ai lavori hanno condiviso l’esigenza di implementare di 500 unità aggiuntive delle forze armate il contingente dell’Operazione Strade Sicure. Inoltre, per quell’occasione, sarà incrementata la sorveglianza e la difesa dello spazio aereo della Capitale attraverso il concorso di assetti specialistici, incluso il sistema anti-drone, delle Forze armate. Lo ha stabilito il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. E la speranza è che stavolta le strategie e le forze messe in campo abbiano la meglio…

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