Calabria, finta bomba sotto l’auto dell’assessore Orsomarso. FdI: “Si faccia luce al più presto” (video)
Intimidazione a Cosenza ai danni dell’assessore regionale della Calabria Fausto Orsomarso, di Fratelli d’Italia, rieletto con oltre 9mila preferenze in Consiglio nelle elezioni del 3 e 4 ottobre.
Qualcuno ha collocato sotto la vettura di Orsomarso un finto ordigno composto da tre batterie al litio legate con nastro adesivo. Ad accorgersi della presenza della falsa bomba è stato lo stesso Orsomarso L’assessore ha presentato denuncia alla Questura di Cosenza, consegnando anche il finto ordigno.
Fausto Orsomarso è stato il candidato più votato delle liste di FdI nella Regione e gode della stima unanime anche degli avversari politici. Sui giornali locali viene accreditato come il possibile vice presidente della prossima Giunta guidata da Roberto Occhiuto di Forza Italia. L’intimidazione obiettivamente inquieta e allarma.
Lollobrigida: “Solidarietà a Orsomarso, si faccia piena luce”
«Solidarietà a Fausto Orsomarso, consigliere di Fratelli d’Italia in Regione Calabria che ha ritrovato un finto ordigno attaccato alla sua auto. Sia si tratti di un gesto di pessimo gusto sia di un atto intimidatorio, mi auguro che le autorità giudiziarie possano fare presto piena luce sull’accaduto». Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.
Da parte sua, Orsomarso, minimizza. «Non si tratta di un ordigno esplosivo rudimentale. Credo sia il risultato dell’azione di un balordo. Ma non è un ordigno: lo derubrichiamo come il gesto di un mitomane, non si puà neanche ipotizzare una pista specifica. Se qualcuno pensa di scalfirmi, al di là della legittima preoccupazione dei miei familiari, dico che ha sbagliato indirizzo e rimando tutto al mittente: non ha impressionato nessuno. Come sempre sono dalla parte dello Stato, sono andato subito in Questura. Sono cose che capitano, purtroppo, in questa terra amara, prendiamo atto anche di questo, ma continuo a pensare che la Calabria sia una terra straordinaria».
Un episodio analogo si era verificato sabato scorso a Cetraro, centro in provincia di Cosenza, ai danni del consigliere regionale uscente del Pd Giuseppe Aieta, candidato nelle scorse elezioni regionali ma non rieletto. Anche in quel caso sotto l’automobile di Aieta c’era un finto ordigno.