Bollette, gli aumenti del 40% torneranno a fine anno. L’emergenza energetica finirà solo nel 2023

23 Ott 2021 13:37 - di Riccardo Angelini
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Nuovi rincari per elettricità e gas. Il taglio delle bollette del governo Draghi si rivela solo una “toppa” che purtroppo non salverà gli italiani dal caro bollette.

Bollette, a fine anno rincari del 40% per luce e gas

Per per la fine dell’anno si attende una crescita del prezzo dell’energia elettrica e del gas intorno al 40%. L’indicazione si trova nel documento che il presidente dell’Authority dell’elettricità  Stefano Besseghini ha presentato al Senato. «Nell’immediato futuro ci saranno nuovi rialzi», ha detto Besseghini. Che ha anche previsto che le tariffe torneranno a livelli più bassi soltanto alla fine del 2022.

A inizio 2022 «si presenterà una situazione analoga a quella dello scorso trimestre». Quando gli aumenti sono stati del 45% per l’elettricità e del 31% per il gas.

Il caro bollette non è scongiurato e finirà nel 2023

Terna, la società controllata dallo Stato che gestisce la rete ad alta tensione, conferma le previsioni. Lo ha detto swempre davanti alla commissione Industria del Senato, il direttore Strategie di sviluppo Rete e Dispacciamento, Francesco Del Pizzo. «Le tensioni sui prezzi di gas e Co2 hanno comportato un aumento del costo della bolletta elettrica di circa 40 miliardi di euro su base annua in Italia. Con un raddoppio della spesa energetica per il vettore elettrico». Il che perdurerà «per un tempo non brevissimo, almeno due trimestri».

C’è poco da fare: «I dati disponibili – aggiunge Besseghini – confermano la tendenza a ulteriori rialzi dei prezzi dell’energia nell’immediato futuro. Inoltre, le previsioni di medio periodo lasciano, a oggi, intravedere un processo ancora lento di riallineamento verso prezzi più bassi, con prezzi del gas naturale superiori ai 40 euro al megawattora, per poi scendere verso i 30 euro solo nel 2023».

E si torna a discutere di energia nucleare

E dinanzi all’emergenza energetica in atto torna a fare capolino il dibattito sull’utilizzo del nucleare. In proposito il ministro della Transizione tecnologica Roberto Cingolani ha commentato quanto ha detto ieri la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Layen, secondo cui “bisogna guardare alla neutralità tecnologica e tutte le possibili soluzioni che decarbonizzano dovranno essere utilizzate”.

“Io non sono un fan del nucleare – ha detto Cingolani – però non sono nemmeno uno che condanna il nucleare e non sono fan di nessuna tecnologia, però essendo uno scienziato, secondo me la soluzione ancora non l’abbiamo ma se smettiamo di studiare, di fare ricerca e innovazione certamente la soluzione non viene da sola”.

 

 

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