Viaggio tra i musulmani a Roma: “Bastonare le donne è giusto”. Meloni: “Le femministe che dicono?”

2 Set 2021 12:33 - di Davide Ventola
islamici roma

«Bastonate per le donne che sbagliano. No, non siamo in Afghanistan, ma in Italia. Sconcertata da questo servizio de “Il Giornale“, girato a Roma, su alcuni musulmani che sostengono le follie dei talebani». Così Giorgia Meloni sui Social commentando un servizio realizzato a Torpignattara, nella comunità islamica romana.

«Vivere in Italia – prosegue la leader di Fratelli d’Italia – significa condividere la cultura e il rispetto verso le donne: se questa gente crede di portare la Sharia in casa nostra, farebbe bene a tornare nel proprio paese». Meloni conclude con un tagliente Post scriptum: «Le esponenti del femminismo nostrano non hanno nulla da dire nel merito?».

Il servizio del “Giornale” sui musulmani a Roma

Il quotidiano ha realizzato un servizio in esclusiva a Tor Pignattara, nel quartiere romano con la più alta concentrazione di moschee e centri culturali islamici. E qui i talebani, per molti degli intervistati, non sono pericolosi. Anzi, sono convinti che la vita a Kabul non cambierà in peggio. “Il burqa? Agli afgani delle campagne piace, a quelli di città un po’ meno”, spiega un uomo a una delle due intervistatrici. “E tu per tua moglie cosa preferisci?”, gli chiede la giornalista. “Burqa”, è la risposta decisa. L’amico accanto a lui gli fa eco: “Burqa. È questione di religione”. Qui però il velo integrale è vietato per ragioni di sicurezza e così bisogna adattarsi: «A Roma va bene anche l’hijab, purché il corpo sia tutto coperto, sennò è proibito».

Se sei una donna islamica, non hai diritti neanche in Italia

L’idea che una donna possa desiderare altro neppure li sfiora: “Perché mai mia moglie dovrebbe rifiutare il velo? Lo sa che nell’Islam è così”.  Il servizio riferisce che lungo «il marciapiede dove stazioniamo il viavai di donne velate è incessante. Passano svelte, con lo sguardo (unica parte libera del loro corpo) perennemente basso, senza dare confidenza agli estranei. Nulla o quasi è concesso. «Parlare con gli sconosciuti non è permesso, solo qualche parolina in caso di necessità, e se viene scoperta a fare sesso con un uomo deve essere punita con cento bastonate». E le femministe, mute. 

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