Rachele Mussolini: “Con Michetti vogliamo risollevare Roma dopo le nefandezze dei Cinquestelle”

29 Set 2021 15:43 - di Redazione
Rachele Mussolini

Romana, classe ’74, una laurea in Sociologia, Rachele Mussolini si presenta alle elezioni amministrative di domenica nelle file di Fratelli d’Italia. Figlia del grande jazzista Romano, ha iniziato a interessarsi di politica fin da giovanissima impegnandosi “dietro le quinte” per oltre dieci anni. Già eletta nel 2016 con la lista civica ‘Con Giorgia Meloni sindaco’, nel corso del suo primo mandato, oltre a svolgere la propria attività all’interno delle Commissioni capitoline, ha ricoperto anche l’incarico di vice presidente della commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale. Tante le tematiche affrontate: dalla sicurezza al decoro urbano, dalla mancata manutenzione del verde e delle strade alla violenza contro le donne. Particolare attenzione ha riservato alle periferie, una realtà troppo spesso trascurata che sempre più finisce per divenire ostaggio della criminalità, così come alla disabilità e all’edilizia residenziale popolare.

“Mi accingo ad affrontare questa ennesima sfida con rinnovato slancio – racconta al Secolo d’Italia Rachele Mussolini – consapevole che il lavoro che ci aspetta sarà lungo e complesso, ma anche che il contributo di ciascuno di noi sarà indispensabile per ricostruire Roma, consentirle di rialzarsi dopo il governo scellerato dei Cinquestelle e ripartire una volta per tutte”.

Onorevole Mussolini, risollevare la Capitale d’Italia è una utopia?

“Assolutamente no. Si può, e si deve, semplicemente partendo da un obiettivo preciso e imprescindibile: Roma deve tornare ad essere una Capitale degna di questo nome. Deve cioè scrollarsi di dosso l’immagine di una città affaticata a rincorrere altri modelli, per lo più fallimentari, e tornare a rappresentare essa stessa un modello per tutte le altre grandi metropoli italiane ed europee. Per riuscirci occorre sanare le ferite che le sono state inferte in questi anni di cattiva amministrazione, lavorare sulle criticità più stringenti – rifiuti, strade, trasporti, sicurezza – e parallelamente mettere in campo piani, programmi e progetti in grado di guardare al futuro, invertire la rotta e far tornare Roma a splendere”.

Parole che si ritrovano in tutti i programmi delle forze politiche che si sono sfidate in passato e che si sfidano oggi contendendosi l’amministrazione del Campidoglio…

“Vero ma, come dice lei, per gli altri sono state e continuano a essere solo parole. Per noi di Fratelli d’Italia e del centrodestra unito sono invece obiettivi che si possono raggiungere, fatti concreti da realizzare in nome e per conto dei cittadini romani, ormai sempre più esausti e stanchi di vivere in una città colpevolmente considerata un problema irrisolvibile prima di tutto da parte di chi la ha amministrata senza avere una visione ambiziosa e coraggiosa. Roma va prima di tutto amata. E premesso che nessuno possiede la bacchetta magica, e che occorre fare i conti con gli strumenti a disposizione – in attesa di vedere finalmente attuata la nostra storica battaglia sull’assegnazione a Roma Capitale di quelle risorse e di quei poteri speciali che le spettano – è la squadra in campo a fare la differenza. E la squadra di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia e delle forze politiche che sostengono Enrico Michetti  sono le uniche in grado di realizzare gli obiettivi che Roma può centrare”.

Uno di questi è sicuramente risolvere una volta per tutte l’emergenza rifiuti. Entriamo subito nel concreto, qual è il vostro progetto?

“Strade pulite, un porta a porta che sia reale e quindi efficace, e una raccolta differenziata che funzioni veramente. Solo così si potrà garantire ai romani un vantaggio immediato e risultati ottimali. In cinque anni di governo a Cinquestelle, invece, nessuno di questi tre punti è stato neanche lontanamente sfiorato, in compenso è stato raggiunto il triste primato di far diventare Roma la città più sporca d’Italia – con topi e cinghiali in libera circolazione – nonostante i cittadini paghino una Tari che definire esosa sarebbe un eufemismo. Invece di risolvere l’enorme carenza degli impianti di trattamento e incenerimento dell’immondizia, la Raggi ha insistito nel proporre come soluzione la riapertura delle discariche presenti oltre i confini del proprio territorio, oppure il trasbordo fuori Regione a pagamento dell’immondizia. Operazione, questa, che oltre tutto avrebbe fatto sfumare l’occasione di concretizzare una volta per tutte una visione virtuosa del ciclo dei rifiuti. Come esponente politico, ma soprattutto come cittadina romana, sono profondamente amareggiata: la situazione nella quale Roma è piombata, a partire dalla chiusura definitiva del Tmb Salario, è vergognosa e rappresenta un’umiliazione assolutamente non più sopportabile per la nostra Capitale”.

Il trasporto pubblico locale è un altro punto dolente per i cittadini romani. Come si possono risolvere le innumerevoli carenze?

“Purtroppo il dato da cui partire è sconfortante. La Roma governata dai grillini passerà alla storia come la città dei ‘flambus’, quella in cui i bus, quando non prendono fuoco, rimangono fermi nei depositi perché l’attività di manutenzione è completamente assente, e nella quale le scale mobili crollano miseramente sotto i piedi dei poveri romani. Nel programma di Fratelli d’Italia c’è la ferma intenzione di realizzare per la prima volta a Roma il “Masterplan della governance della mobilità”, un documento-guida finalizzato alla gestione integrata del sistema “territorio-città”. E’ sempre più urgente applicare un nuovo sistema di governance della mobilità dove Roma Capitale dovrà occuparsi degli aspetti di regolazione e pianificazione in tema di urbanistica, trasporti ed infrastrutture. Questo significa, tradotto nel concreto, offrire un servizio calibrato sulle esigenze dei cittadini e centrato su quattro punti: 1) una nuova governance, come dicevamo, che si occupi esclusivamente di pianificazione e programmazione del servizio di trasporto pubblico, lasciando al gestore, ATAC, l’erogazione e l’efficientamento gestionale del servizio,  2) un sistema di accessibilità diversificato per tutto il territorio di Roma Capitale, e non solo per il centro della città, e centrato su di un sistema di interconnessione nodale funzionale in cui gomma, tram, filobus, metro e treni siano perfettamente integrati tra di loro, 3) nuove logiche e nuovi sistemi di mobilità che prevedano info mobilità diffusa e ICT su tutta la rete trasportistica della città, pubblica e privata, 4) un nuovo sistema della logistica urbana dell’ultimo miglio, con particolare attenzione alla riduzione delle emissioni nocive per l’ambiente, l’ammodernamento del parco mezzi attualmente circolante e il miglioramento delle tecnologie di trazione dei veicoli commerciali leggeri. La parola-chiave è solo una: ‘trasformazione’. Prendere cioè quel che oggi appare insostenibile e insormontabile e trasformarlo nel fiore all’occhiello di una vera Capitale moderna e sicura, in cui è il cittadino a essere al centro di qualunque servizio pubblico”.

Quanto hanno pesato le innumerevoli defezioni, il cambio degli assessori e il ‘fuoco amico’ all’interno di un M5S capitolino sempre più lacerato?

“Guardi, ho sempre pensato che il costo più alto della politica sia rappresentato dall’incapacità e impreparazione di alcunidei suoi rappresentanti. Il Movimento 5 stelle ne è l’emblema, a Roma ha iniziato a perdere pezzi fin dall’inizio del suo mandato. Fra cacciate, defenestrazioni, arresti e uscite forzate, la squadra di Virginia Raggi si è rivelata la meno preparata e la più inaffidabile. Impossibile dire che questo non abbia pesato: non solo consiglieri e assessori municipali rimossi dall’incarico o dimissionari volontari, ma anche tanti tecnici, collaboratori ed esperti hanno preferito fare un passo indietro e abbandonare senza remore una scialuppa apparsa sin da subito senza comandante e lasciata andare alla deriva. Proprio questo intendevo quando parlavo di ‘squadra che può fare la differenza’. Michetti e Fratelli d’Italia, al contrario dell’offerta politica di una sinistra dilaniata in mille rivoli e di un M5S tenuto insieme con lo scotch, possono farla veramente perché hanno selezionato le migliori energie umane e politiche. Conosciamo Roma, amiamo Roma e non smetteremo mai di scommettere sul riscatto di Roma. Un impegno che rinnoviamo ogni giorno e che, se i romani vorranno, realizzeremo insieme a loro”.

 

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