Il Papa a Budapest sulle orme di Wojtyla. Il primo appuntamento è politico: l’incontro con Orban

12 Set 2021 10:44 - di Prisca Righetti
Papa Orban

Il Papa a Budapest sulle orme di Wojtyla. Il primo appuntamento è politico: Francesco incontra Ader e Orban… Forse non è ancora in perfetta forma, ma noncurante dei rumors sulla sua salute, il Papa ha ripreso a viaggiare: destinazione il cuore d’Europa. Ha avuto inizio questa mattina il 34esimo viaggio apostolico internazionale del Pontefice, che si è recato a Budapest per la conclusione del 52° Congresso Eucaristico Internazionale e in Slovacchia. Lasciata Casa Santa Marta, il Pontefice si è trasferito in auto all’aeroporto Internazionale di Roma-Fiumicino da dove, alle 6, a bordo di un A320 dell’Alitalia, è partito alla volta di Budapest. L’arrivo all’aeroporto internazionale di Budapest in perfetto orario: alle 7.45. E con questo appena cominciato, sono 54 i Paesi del mondo visitati da Francesco dall’inizio del suo Pontificato.

Il Papa incontra Orban a Budapest: al via il viaggio di 5 giorni tra Ungheria e Slovacchia

Il Papa, al momento della partenza, ha inviato un telegramma al Capo dello Stato, Sergio Mattarella. «Nel momento in cui mi accingo a partire per Budapest in occasione della Giornata conclusiva del Congresso eucaristico internazionale. Diretto poi in Slovacchia per incontrare i fratelli nella fede e gli altri abitanti di quella nazione – ha scritto il Pontefice – mi è gradito rivolgere a Lei, signor Presidente. E all’intero popolo italiano, il mio cordiale pensiero. Che accompagno con sinceri auspici di serenità. E di generoso impegno per il bene comune».

Incontro cordiale tra Papa e Orban. Ambiente e salvaguardia della famiglia i temi trattati

E a stretto giro dal messaggio a Mattarella, da una nota del Vaticano arrivano i dettagli dell’incontro tra il Papa e Orban. «L’incontro del Papa con il Presidente della Repubblica e con il Primo Ministro ungherese Orban. Oltre che con il Vice Primo Ministro dell’Ungheria, «si è svolto secondo il programma previsto. In un clima cordiale. Ed è terminato alle ore 9.25». Il Papa non ha incontrato da solo il premier sovranista, dal quale lo separa una diversa visione sulla questione di migranti e accoglienza. Insieme al Pontefice, erano presenti anche il Cardinale Parolin, Segretario di Stato, e Monsignor Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati. Tra i vari argomenti trattati, allora, al centro del colloquio ci sono stati il ruolo della Chiesa nel Paese. L’impegno per la salvaguardia dell’ambiente. La difesa e la promozione della famiglia», temi di interesse mondiale e di stretta attualità politica, fa sapere ancora il Vaticano.

Una missione evangelizzatrice all’insegna del dialogo ecumenico

Poi, via ai cinque giorni, tra Ungheria e Slovacchia. Come lo stesso Pontefice ha ribadito, «segnati dall’adorazione e dalla preghiera nel cuore dell’Europa». Secondo le intenzioni che Bergoglio ha annunciato. E affidati all’intercessione di «tanti eroici confessori della Fede» che in Ungheria e in Slovacchia testimoniarono il Vangelo. Una missione evangelizzatrice all’insegna del dialogo ecumenico e interreligioso. Ma, certamente, anche le questioni europee: saranno questi i temi importanti in agenda per il pellegrinaggio che Francesco compie sulle orme di Giovanni Paolo II: il Santo Padre che ha visitato i due Paesi più di una volta. In epoche e scenari diversi, ma incentrati su un messaggio di pace e fraternità.

Il primo messaggio di Papa Francesco: promuovere l’educazione alla fraternità

E proprio a Budapest, rivolgendosi ai vescovi d’Ungheria e al Consiglio ecumenico delle Chiese con le comunità ebraiche, il Pontefice ha detto: «Ogni volta che c’è stata la tentazione di assorbire l’altro non si è costruito. Ma si è distrutto. Così pure quando si è voluto ghettizzarlo, anziché integrarlo. Quante volte nella storia è accaduto! Dobbiamo vigilare e pregare perché non accada più. E impegnarci a promuovere insieme una educazione alla fraternità, così che i rigurgiti di odio che vogliono distruggerla non prevalgano. Penso alla minaccia dell’antisemitismo, che ancora serpeggia in Europa e altrove. È una miccia che va spenta»

Il primo appuntamento è politico: il Papae vede il presidente Ader e il premier Orban

Il primo appuntamento del Papa, appena arrivato in Ungheria, è politico. Bergoglio, al museo delle Belle Arti di Budapest ha incontrato il presidente della Repubblica Janos Ader e il premier Viktor Orban. Va precisato che si è trattato di un rapidissimo passaggio formale. Quello con Orban non è stato un incontro privato, perché il primo ministro sovranista si trovava con altre autorità. Al termine dell’incontro, dopo lo scambio dei doni, Francesco si è recato nella Sala Rinascimentale del Museo delle Belle Arti, dove, alle 9.15, è iniziato l’incontro con i Vescovi della Conferenza Episcopale Ungherese.

Gli appuntamenti del pomeriggio a Bratislava

Al termine della recita del Padre Nostro e dopo la benedizione finale, Papa Francesco ha salutato individualmente i Vescovi. E dopo la foto di gruppo, era previsto che si recasse nella Sala dei Marmi per incontrare i Rappresentanti del Consiglio Ecumenico delle Chiese e alcune Comunità Ebraiche dell’Ungheria. Nel pomeriggio, invece: alle 15.30, il Santo Padre atterrerà a Bratislava. Dove a trovare ad  accoglierlo in aeroporto troverà la Presidente della Repubblica Zuzana Caputová.  Mentre alle 16.30, in Nunziatura, avrà un incontro ecumenico prima e, in privato, con i gesuiti.

 

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