“Il cancro a digiuno”: in un libro come prevenirlo e curarlo a tavola con la dieta che affama le cellule malate
“Il cancro a digiuno“: in un libro come prevenirlo e curarlo a tavola con una dieta che punta ad “affamare” le cellule malate. Nell’ultima opera di Valter Longo, biochimico, fra gli scienziati più noti nel settore dell’invecchiamento e delle malattie collegate, l’autore evidenzia il ruolo della dieta mima-digiuno. Che nel volume si profila chiaramente come una strategia preventiva o curativa, a seconda dei casi, per combattere il tumore. Anche in fase avanzata. Affiancando alle terapie un’alimentazione che priva di nutrimento le cellule tumorali.
Cancro, in un libro come prevenirlo e curarlo con una “dieta mima-digiuno”
I tumori sono malattie complesse, mai identici tra di loro, spiega dunque l’Adnkronos presentando il libro dell’esperto. Sono fatti di cellule differenti che, spesso, non seguono un decorso prevedibile. Hanno però una cosa in comune: sono composti da cellule che si nutrono molto più di quelle sane. Soprattutto quando attaccate dalle terapie standard. Nel suo nuovo libro, frutto di decenni di ricerca, Longo illustra allora, con il contributo di alcuni tra i più autorevoli oncologi ed esperti di nutrizione oncologica in Italia, Europa e Stati Uniti, i risultati straordinari ottenuti utilizzando brevi cicli di digiuno e dieta “mima-digiuno” per la terapia dei tumori.
Nel dettaglio dei dati della ricerca
I dati di ricerca di base dimostrano in modo inequivocabile che affamare il cancro è un’arma potentissima. Specie se la strategia alimentare va in affiancamento alle terapie come la chemio, la radio e l’immunoterapia. I dati clinici presentati nel libro di Longo, infatti, iniziano a dimostrare che la “dieta mima-digiuno” può rendere le terapie oncologiche più efficaci. E decisamente meno tossiche, anche nell’uomo. Dunque, descrivendo i suoi studi sulle “piccole persone” che abitando le montagne dell’Ecuador, raramente affette da tumori. E connettendoli alle varie formule di diete mima-digiuno. Come agli accorgimenti alimentari notoriamente forieri di longevità, Longo rilancia anche il messaggio che la nutrizione può prevenire molti tipi di tumore.
Le relazioni “pericolose” tra cancro, dieta alimentare e stile di vita
Del resto, saggiare l’ipotesi che stili di vita e alimentazione possano effettivamente ridurre l’incidenza di recidive oppure migliorare l’aspettativa di vita in chi è in una fase di ripresa del tumore, è un’acquisizione non recente della medicina. E allora, perché non approfondire il tema e ampliare lo spettro delle possibilità terapeutiche? Magari allargando il raggio d’azione alla prevenzione e alla cura? Gli studi, nel corso del tempo, hanno assodato che movimento e sana alimentazione sono i cardini della prevenzione primaria. Confermando il potenziale dell’impatto degli stili di vita in relazione all’insorgenza di malattie varie. Tumori in particolare.