Br da estradare, la Francia chiede nuove prove. Le vittime: “La conferma del Soccorso rosso italiano…”

29 Set 2021 20:26 - di Marta Lima

La Corte di Appello di Parigi che oggi in udienza doveva decidere sulle questioni preliminari di costituzionalità e sul supplemento di informazioni richieste dalla Difesa e dalla Procura nell’ambito della vicenda dei dieci ex terroristi italiani fermati in Francia, apprende l’Adnkronos, ha rigettato la questione di legittimità costituzionale avanzata dalle difese e deciso di rinviare al 12 gennaio prossimo l’udienza. La Corte ha chiesto infatti all’Italia un ulteriore complemento di informazioni sulle domande di estradizione degli ex Br.

Chi sono gli ex Br in Francia

Per quanto riguarda le questioni preliminari di costituzionalità sollevate dagli avvocati degli ex terroristi italiani, la Difesa contestava in particolare lo status dell’avvocato che rappresenta lo stato italiano, William Julié, che poteva intervenire nel corso delle udienze ma che non prendeva parte alla procedura.

I dieci ex Br italiani interessati dalla procedura di estradizione sono l’ex militante dei Proletari armati Luca Bergamin, l’ex Br, Giovanni Alimonti, l’ex militante di Autonomia Operaia, Raffaele Ventura, l’ex militante delle Brigate Rosse, Roberta Cappelli, l’ex brigatista Marina Petrella, l’ex membro dell’organizzazione dei Nuclei armati contropotere territoriale Narciso Manenti, l’ex militante delle Br Sergio Tornaghi, l’ex brigatista Enzo Calvitti e l’ex brigatista e Maurizio Di Marzio che era fuggito all’operazione ‘Ombre rosse’ alla fine di aprile e che è stato arrestato a Parigi a luglio. Proprio il 6 ottobre Di Marzo è stato convocato per una nuova udienza.

“In Italia ha sempre operato il Soccorso rosso”

“Ci rendiamo conto che questa continua richiesta di documentazione supplementare evidenzia ove fosse necessario una complicità nelle istituzioni che avrebbero dovuto avere i fascicoli ineccepibilmente pronti a rispondere a qualsiasi eccezione. Se qualcuno avesse ancora dei dubbi Soccorso rosso è sempre presente e attivo, non ha mai smesso di lavorare per tutelare gli esecutori di disegni criminosi contro lo stato italiano. Non esistono solo i peccati di azione ma anche quelli di omissione”. Potito Perruggini Ciotta, presidente dell’Osservatorio nazionale per la verità storica ‘Anni di Piombo’, commenta così all’Adnkronos la decisione della Corte di Appello di Parigi che oggi ha chiesto all’Italia ulteriori informazioni sulle domande di estradizione dei dieci ex Br italiani fermati in Francia, rinviando l’udienza al 12 gennaio prossimo.

“Ho chiesto più volte udienza al governo ma mi è stata sempre negata e questi sono i risultati. Ormai è chiaro a tutti che non vogliono la verità perché evidentemente troppo scomoda anche per soggetti che rivestono ancora cariche istituzionali”, conclude Perruggini.

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