Alitalia, Giorgia Meloni: «È indegno il modo in cui il governo sta trattando i lavoratori, vergogna»

24 Set 2021 18:45 - di Eleonora Guerra
alitalia

Il comportamento del governo nei confronti dei lavoratori Alitalia è «indegno». A dirlo è stata Giorgia Meloni, ricordando che, «con la scusa che lo chiede la Ue», non viene loro riconosciuto «neanche il contratto collettivo nazionale». Un «precedente gravissimo», ha avvertito la leader di FdI, bollando come una «vergogna» il rinvio della mozione FdI sul caso della compagnia.

La protesta dei lavoratori Alitalia

Oggi, in concomitanza con lo sciopero del trasporto aereo, i lavoratori Alitalia hanno dato vita a una manifestazione a Fiumicino, bloccando le strade adiacenti l’autostrada che collega lo scalo con Roma. In circa duemila, dei 5mila scesi in piazza, poi si sono mossi in corteo verso l’autostrada, forzando il blocco delle forze dell’ordine, tra le quali la polizia ha registrato otto agenti «feriti da schiacciamento». L’Ubs, che ha parlato di un «vergognoso piano industriale Ita, supportato da un governo capace di mettere la mordacchia al Parlamento», ha invece segnalato «manganellate» rivolte ai manifestanti, fra i quali anche le delegazioni di aziende coinvolte da altre vertenze critiche, come Gkn, ex Ilva, Atitech e portuali di Genova e Livorno.

Ugl: «Indegno manganellare i lavoratori»

«La scelta irresponsabile dell’azienda Ita di abbandonare i lavoratori al proprio destino ha esasperato la tensione sociale. La vicenda, tuttavia, sembra aver assunto contorni inquietanti che vanno ben oltre la mera crisi aziendale», ha commentato il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone, sottolineando che «oggi la polizia ha manganellato madri e padri di famiglia che manifestavano tutta la loro rabbia davanti l’aeroporto di Fiumicino». «Una risposta inaccettabile ed indegna di fronte al dramma di intere famiglie a rischio licenziamento», ha aggiunto Capone, che ha chiamato «il governo ad un atto di responsabilità»: «Non faccia orecchie da mercante e intervenga immediatamente per trovare quanto prima una soluzione a questa vertenza», ha concluso il segretario dell’Ugl, sindacato che oggi era in piazza con i lavoratori.

Meloni: «I lavoratori Alitalia hanno ragione»

«Penso che i lavoratori di Alitalia abbiano ragione, il motivo per cui si è arrivati a questo punto è che non c’è mai stata una politica di difesa del nostro vettore nazionale e una politica seria sul piano dei trasporti», ha detto Meloni, commentando la manifestazione. «Considero indegno – ha aggiunto – come il commissario governativo e il governo stanno trattando queste persone, alle quali non si riconosce neanche il contratto collettivo nazionale, precedente gravissimo, con la scusa che lo chiede la Ue».

La maggioranza fa rinviare la mozione di FdI

La leader di FdI, quindi, ha ricordato anche che la maggioranza ha chiesto il rinvio della mozione di FdI sul caso. «Un’altra vergogna», ha sottolineato Meloni, mentre è stato il capogruppo del partito alla Camera, Francesco Lollobrigida, a ricordare che «un governo serio taglia gli sprechi come il reddito di cittadinanza e non gli asset strategici come la compagnia di bandiera Alitalia, lasciando per strada diecimila lavoratori e mettendo in crisi i settori ad essa connessi».

Michetti: «I lavoratori non paghino gli errori della politica»

Sul caso è intervenuto anche il candidato a sindaco di Roma del centrodestra, Enrico Michetti: «Gli errori e gli interessi della politica non siano pagati dai lavoratori», ha avvertito. E a ricorda che «il governo deve darsi una mossa, o sulla vicenda Alitalia assisteremo a un dramma dal punto di vista economico, occupazionale e sociale, con migliaia di posti di lavoro in fumo e la perdita di un vettore aereo di fondamentale importanza per il settore turistico», è stato poi il deputato e coordinatore di FdI nel Lazio, Paolo Trancassini. «Fratelli d’Italia – ha ricordato – è come sempre al fianco dei lavoratori che, per l’ennesima volta, sono esposti al rischio licenziamento solo perché manager, azionisti e ministri negli ultimi anni, purtroppo, hanno perso tempo e soldi con scelte scriteriate».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *