Al Festival delle Ville Vesuviane dedicato a Paolo Isotta anche Buttafuoco con “Il lupo e la luna”

3 Set 2021 18:54 - di Marta Lima

Teatro, danza, musica e poesia: torna il Festival delle Ville Vesuviane che sarà in programma dal 4 al 25 settembre nelle splendide sedi di Villa Campolieto, a Ercolano, e Villa Delle Ginestre a Torre del Greco.

Il Festival, giunto alla sua trentaduesima edizione, è promosso dalla Fondazione Ente Ville Vesuviane,nelle persone del presidenteGianluca Del Mastro e del direttore generale Roberto Chianese, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Campania attraverso Scabec. Quest’anno torna a dirigerlo Luca De Fusco, il suo fondatore, ripristinando la formula che ha caratterizzatole prime edizioni: Il Festival Ville Vesuviane “Progetto Settecento”.

“Torno a dirigere il Festival delle Ville Vesuviane – Progetto Settecento con grande gioia e orgoglio e lo faccio dedicando questa edizione a un grande critico musicale, musicologo e scrittore, nonché amico, Paolo Isotta, scomparso qualche mese fa.

Dalla metà degli anni ’80, per circa dieci anni, il Festival delle Ville Vesuviane ha inteso valorizzare il patrimonio architettonico delle ville attraverso un teatro scritto o ambientato nel ‘700, in modo quindi armonico rispetto alle dimore settecentesche che caratterizzano la zona.La manifestazione poi ha preso strade diverse,ma è mio intento recuperare sempre di più “il senso del passato” e nelle prossime edizioni tornare ad un contenuto tematico.Quest’anno l’edizione è dedicata a Paolo Isotta. Per questo inauguriamo con Enrico IV di Luigi Pirandello (nella foto d’archivio), uno dei suoi autori preferiti, protagonista Eros Pagni, attore da lui amatissimo e la mia regia. La scelta di Enrico IVè dovuta anche al fatto che quest’anno ricorre il centenario della prima rappresentazione del testo.

La dedica a Paolo Isotta e lo spettacolo di Pietrangelo Buttafuoco

In un programma dedicato a Paolo Isotta non può mancare la musica e così sono previste quattro conferenze-concerto ideate da me e Gennaro Carillo. Protagonista sarà il Quartetto Felix composto da Marina Pellegrino, Vincenzo Meriani, Francesco Venga e Matteo Parisi. Quattro musicisti che Isotta seguiva con particolare attenzione sin dal debutto. E, tra gli amici di Paolo Isotta che hanno accettato di esserci, anche Pietrangelo Buttafuoco, fine scrittore siciliano che sarà presente con Il lupo e la luna un suo testo che lo vedrà anche protagonista e Lara Sansone, la Signora del Teatro Sannazaro, un teatro che per Isotta, negli ultimi anni, era diventato un po’ una casa, che interpreterà La Locandiera di Goldoni, con la mia regia.Da anni Paolino voleva che io e Lara lavorassimo insieme!

A chiudere gli appuntamenti di teatroLavia dice Leopardi e Le Favole di Oscar Wilde con Gabriele Lavia.  E due appuntamenti di danza Carmen Suite, con le coreografie di JvanBottaro e la regia di Alessandra Panzavolta eSoirée russe, gala di balletto a cura di Daniele Cipriani.

Al tramonto, nel romitaggio di Villa Campolieto, Eros Pagni, Anita Bartolucci, Paolo Serra, Claudio Di Palma, Giacinto Palmarini, Francesco Biscione per tutto il periodo del festival si alterneranno nella recitazione di sei canti della Divina Commedia. Infine il 7 settembre i Premi Le Maschere del Teatro, in diretta differita su Raiuno, per la prima volta dalla magica Villa Campolieto.”

 Il ritorno alla direzione di Luca De Fusco

“Il ritorno di Luca De Fusco nella grande famiglia della Fondazione Ente Ville Vesuviane segna il desiderio che abbiamo di ripartire attraverso la forza e la vitalità dirompente del teatro. La forma d’arte in cui la parola e le idee vengono direttamente veicolate al pubblico, in cui si crea un filo tra attori e spettatori rappresenta al meglio la necessità che abbiamo di comunicare e di riprendere ogni aspetto della vita di relazione – dichiara il Presidente della Fondazione Ente Ville Vesuviane Gianluca Del Mastro – Nel cinquantesimo anniversario della Fondazione, il ritorno del teatro e, in particolare, del teatro del ‘700, celebra la bellezza delle Ville e ne ripropone l’austera imperturbabilità nella splendida cornice del Miglio d’Oro”.

 

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