Mps, Torselli: ecco chi c’è dietro la partita, interessi vergognosi, perfino Letta….

18 Ago 2021 20:56 - di Roberto Frulli
Torselli

Un grumo di interessi vischiosi si intravede dietro la partita su Mps, la banca senese su cui, per decenni, ha governato il Pd.

Francesco Torselli, (nella foto) capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano, conosce molto bene la vicenda Mps. Sono anni che studia le carte e gli intrecci vergognosi. E ne ha per tutti. Per il presidente della Regione Toscana, Giani. Per Padoan Schioppa. Per Letta. E per tanti altri.

“Il presidente Giani dovrebbe smettere di fare il finto tonto su Mps. Se si ripercorre a ritroso la storia dei protagonisti della vicenda, è chiaro che il Pd ha le mani in pasta nell’affare UniCredit“, attacca Torselli.

“Conosciamo tutti il passato di Pier Carlo Padoan – aggiunge – quando era ministro dell’Economia fece acquisire allo Stato la maggioranza della banca, compresi quei settori dell’istituto di credito ampliamente deteriorati, che, di fatto, hanno un valore pressoché nullo”.

Padoan poi è stato eletto senatore del Pd ed infine è diventato – ricorda TorselliPresidente di UniCredit, che è la banca pronta a comprare il Monte ad un prezzo stracciato“.

“Ma lo sapete Mps a chi fece valutare l’aumento di capitale che aprì le porte all’ingresso del Tesoro? – svela Torselli -. A una banca d’affari di Milano il cui presidente è Orlando Barucci, figlio di Piero Barucci, già ministro dell’Economia e presidente di Mps per sette anni“.

“E poi – prosegue Torselli – credete che Enrico Letta durante la sua permanenza parigina abbia fatto solo vita accademica? Sbagliato! Si è occupato, e molto, di affari, tanto da essere stato nominato all’interno dell’advisory board di Amundi. E fin qui non ci sarebbe niente di male. Peccato che Amundi abbia un’esclusiva in Italia con UniCredit. Se Mps verrà acquisita dal gruppo bancario, i fondi della società francese verranno immediatamente distribuiti anche nelle ex filiali di Mps a discapito di accordi precedenti”.

”Il segretario dei democratici ogni giorno scalpita per il seggio senese, lasciato vacante dallo stesso Padoan. Non è un atteggiamento disinteressato – lo stana Torselli. – Letta sa di giocarsi il proprio futuro, e non solo quello politico”.

Ma c’è dell’altro. “Due giorni fa è stato nominato il nuovo direttore del personale di UniCredit, che è niente di meno che la ex-direttrice del personale di Mps. Praticamente si troverà a trattare con quelli che erano i suoi sottoposti fino a pochi anni fa. Sarà un caso? Saremmo curiosi di sentire una risposta dal segretario del Pd ma saremmo ancora più curiosi di sapere dal governatore Giani se fosse a conoscenza di questo intrigo machiavellico. Intanto continueremo a vigilare sui conflitti di interesse di molti dei protagonisti di questa vicenda”, avverte Torselli.

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