Massoud: 8 giorni fa ho chiesto le armi, me le hanno negate. E gli Usa le hanno lasciate ai Talebani

23 Ago 2021 10:54 - di Roberto Frulli
Afganistan

Quello che era un sospetto imbarazzante sull’incredibile facilità con cui i Talebani sono riusciti ad arrivare velocemente a Kabul e a prendersi 391 provincie dell’Afghanistan razziando armi, blindati e perfino elicotteri che gli Stati Uniti hanno abbandonato sul campo sta diventando, in queste ore una terribile certezza e Ahmad Massoud, il leader della resistenza afghana, chiama in causa direttamente l’amministrazione Biden e l’ex-presidente afghano Ghani, poi fuggito a Doha.

In un’intervista al filoso francese Bernard-Henri Lévy pubblicata su ‘La Repubblica‘, il figlio del leggendario ‘Leone del Panshir‘, svela che pochi giorni fa aveva chiesto di avere armi ma gli sono state rifiutate, quelle stesse armi ora finite in mano ai Talebani che le mostrano con orgoglio umiliando gli Stati Uniti.

“I Talebani – mette in guardia Massoud – sono pericolosi. Hanno fatto man bassa nei depositi d’armi degli americani. E non posso certo dimenticare l’errore clamoroso, che rimarrà nella storia, di coloro a cui, fino a otto giorni fa, a Kabul, ho chiesto armi e me le hanno negate. E quelle armi, quell’artiglieria, gli elicotteri, i carri armati di fabbricazione americana, oggi sono finiti proprio nelle mani dei talebani!”.

Difficile pensare ad un errore da parte dell’amministrazione Biden e di quella Ghani. Anche alla luce delle dichiarazioni Usa che parlano di contatti ed accordi con i Talebani per esfiltrare in sicurezza i propri concittadini dal teatro afghano.

Ma, con l’appoggio degli Stati Uniti o senza, comunque Massoud assicura che non si arrenderà ai Talebani e al loro stato teocratico che calpesta i più elementari diritti, soprattutto quelli delle donne. Singolare che un democratico come Biden non riesca ad afferrare questo concetto sbandierato normalmente negli Stati Uniti proprio dagli stessi democratici.

I resistenti del Panshir, dice Massoud, “sono uno scudo contro la barbarie. E non soltanto per il popolo afghano, ma per i liberi cittadini del mondo intero“.

“Io sono un uomo di pace e voglio il bene del mio popolo – premette il figlio del ‘Leone del Panshir’. – Pensi se i talebani si mettessero a rispettare i diritti delle donne, delle minoranze; e la democrazia, le basi di una società aperta e tutto il resto”.

”Perché rinunciare a dire loro che tali principi avrebbero effetti positivi su tutti gli afghani, talebani compresi? – si chiede Massoud. – Tuttavia ripeto, e torno a ripetere, che non accetterò mai una pace imposta, il cui unico merito sia l’apporto di stabilità. La libertà e i diritti umani sono beni di un valore incalcolabile, non si possono barattare con la stabilità di una prigione”.

Comunque con i talebani si può parlare. “Parlare, è una cosa. Parlare si può. In qualsiasi guerra si parla. E mio padre ha sempre parlato con i nemici. Sempre. Persino nei momenti di guerra più aspri. Arrendersi però è un’altra cosa. E le ripeto che non se ne parla, non ci arrenderemo, né io né i miei uomini. Non se ne parla proprio”, avverte.

“Nessuna resa, confermo. Preferirei morire, piuttosto che arrendermi. Sono figlio di Ahmad Shah Massud: ‘resa’ è una parola che non esiste, nel mio dizionario – insiste il leader della resistenza. – Abbiamo perso una battaglia, ma non la guerra, e io sono più determinato che mai”.

“Non se ne parla di abbandonare la lotta. Anzi, la nostra resistenza, qui nel Panshir, è appena iniziata – avverte Massoud jr. – Le montagne del Panshir hanno una lunga tradizione di resistenza. Né i talebani, prima del 2001, né i sovietici, prima di loro, sono riusciti a violare questo santuario. Credo che anche per oggi continuerà a essere così”.

“Sì – dice convinto il capo della resistenza – Restiamo saldi nella tempesta, e il vento finirà per soffiare a nostro favore. Lo farà con più forza se riceveremo aiuto”, conclude lanciando un appello all’Occidente.

Commenti

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  • massimo piana 24 Agosto 2021

    Se quest’uomo avesse il valore di suo Padre, e non abbiamo motivo per dubitarne, dovrebbe essere l’unico alleato dell’occidente libero. La scelta di non sostenere le sue truppe con armi e aiuti è, per me, incomprensibile. Solo con uomini di questo valore e con questi principi l’occidente potrà di nuovo essere al fianco dell’Afghanistan libero. Viva Massoud!! viva la resistenza Afghana!

  • Silvia Toresi 24 Agosto 2021

    Si lamentavano di Trump!!!!!!!!!

  • Rodolfo 24 Agosto 2021

    Biden un incapace sinistrato che ha minato gli USA dopo aver rubato la presidenza a Trump. Gli Stati in mano alle sinistre fanno una fine disastrosa, come sta avvenendo per l’Italia. Solo la rivolta di popolo può cambiare le cose. Ammesso che ci sia un popolo

  • rino 24 Agosto 2021

    Gli americani fanno il doppio gioco, gli interessano gli arabi per il petrolio e inoltre i talebani sono radicali come i sauditi. In più pensano di essere tutelati da una eventuale ingerenza russa.
    Massoud deve stare molto attento perché rischia di essere tradito.

  • giovanni 24 Agosto 2021

    l’America si e resa ridicola il piu’ grande esercito del mondo scappa impaurito da 80.000 talebani lasciando a loro le armi e molto strano di certo querto presidente Americano e un vero idiota incapace ..

  • Paolo Zolezzi 24 Agosto 2021

    Finalmente un uomo!

  • Ricci Oreste 24 Agosto 2021

    Quel rincoglionito di Biden rifiuta le armi a Mansour e le lascia in mano ai talebani ?ma si può essere più imbecilli ?