La minaccia dei Talebani a Biden: sloggiare entro il 31 agosto o ci saranno conseguenze e reazioni

23 Ago 2021 11:49 - di Paolo Lami

Non bastava la figuraccia che Biden ha fatto fare agli Usa sull’Afghanistan con un ritiro pasticcione, disordinato, disastroso e umiliante. Ora ci si mettono anche le minacce esplicite e dirette dei nuovi padroni di casa, quei Talebani che avvertono l’inquilino democratico della Casa Bianca: non oltrepassare il limite del 31 agosto o saranno guai seri.

Irriso pubblicamente, Biden deve incassare anche l’ultima minaccia dei Talebani: “E’ una linea rossa. Il presidente Biden ha annunciato che il 31 agosto ritireranno tutte le loro forze militari. Quindi se decideranno una proroga significherà che staranno prolungando l’occupazione mentre non ce ne è alcun bisogno – dice a Sky News Suhail Shaheen, un portavoce dei Talebani, dopo le parole di ieri di Joe Biden. – Se sono intenzionati a proseguire l’occupazione questo provocherebbe una reazione“.

Parlando da Doha, il portavoce dei Talebani ha aggiunto: “Se gli Stati Uniti o il Regno Unito dovessero volere più tempo per proseguire i trasferimenti, la risposta è ‘no'”. “O ci sarebbero conseguenze”, ha minacciato, parlando della “sfiducia che si creerebbe”.

“Se sono intenzionati a proseguire l’occupazione – ha avvertito Suhail Shaheen – questo provocherebbe una reazione“.

E alla domanda se i Talebani vogliano dire qualcosa alle famiglie di chi in Afghanistan ha perso la vita cercando di aiutare il Paese, Shaheen ha risposto: “Hanno occupato il nostro Paese. Se noi occupassimo il vostro, cosa direste?”.

“Penso che tutti abbiano sofferto molto. Spargimenti di sangue. Distruzione. Di tutto. Ma noi diciamo che il passato è passato – ha aggiunto il portavoce dei Talebani. – Ora vogliamo concentrarci sul futuro“.

Già, il futuro. Quale può essere il futuro di un Paese che basa la sua economia sulla produzione di oppio ed eroina e che conculca i diritti delle donne e delle minoranze? Un Paese governato da gente che sparava un colpo secco di kalashnikov sulla testa delle afghane e degli afghani dopo un frettoloso e sommario processo per strada?

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 24 Agosto 2021

    Questa e’ una buona occasione per quel miglioncino di comunisti nostrani che durante le elezioni USA starnazzavano contro Trump, osannando il Baiden, ora quando oltre ai soliti infiltrati via ONG vi ritroverete anche qualche centinaio di afghani ne riparleremo, idioti.