Trump: caccia alle streghe contro di me, vogliono che Weisselberg menta

2 Lug 2021 14:13 - di Roberto Frulli

Donald Trump definisce “una vergogna” le incriminazioni, da parte della Procura di Manhattan, della Trump Organization e del suo direttore finanziario Allen Weisselberg e accusa i magistrati newyorkesi: “Continua la caccia alle streghe politica degli estremisti della sinistra democratica, con New York che ora fa la sua parte”.

In un’intervista telefonica, l’ex-presidente ha definito Weisselberg, che lavora per lui dagli anni ottanta e come chief financial officer è la persona, esterna alla famiglia Trump, più alta in grado all’interno della società, “una persona straordinaria“. Ed ha accusato i procuratori newyorkesi di aver incriminato il manager nella speranza di poterlo convincere a testimoniare contro di lui: “vogliono che menta contro Trump“.

L’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan ieri ha accusato l’impero immobiliare di Trump di avere operato per 15 anni uno schema di frode fiscale per pagare i suoi top manager, tra i quali appunto Weisselberg. Che è accusato di elusione fiscale sui propri compensi per 1,7 milioni di dollari tra il 2005 ed il 2017, con la società che ha pagato l’affitto del suo appartamento di lusso, le sue spese, la retta di una scuola privata e il leasing della Mercedes.

Inoltre i procuratori sostengono che, in qualità di responsabile finanziario, sia stato lui ad orchestrare medesimi schemi anche per gli altri manager.

Weisselberg, che ieri si è consegnato agli inquirenti, si è dichiarato non colpevole dei 15 capi di imputazione, in cui non si fa nessun riferimento diretto a Trump. Ma è di tutta evidenza che è proprio in quella direzione che puntano i magistrati. Vogliono la testa di Trump a tutti i costi, soprattutto dopo che lui ha fatto sapere che si ricandiderà nella corsa alla Casa Bianca.

D’altra parte questi metodi intimidatori utilizzati dalla sinistra che si definisce democratica per perseguire gli avversari politici attraverso la magistratura sono una costante dimostrata anche in Italia.

Queste incriminazioni di Weisselberg possono, comunque, costituire una significativa escalation dei potenziali problemi legali dell’ex-presidente. Soprattutto nel caso in cui Weisselberg decidesse di cooperare con i procuratori per migliorare la sua posizione processuale.

 

 

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