Tokyo, Tambieri vola in finale di salto in alto. «Ho dato l’anima. Domenica mi gioco le mie carte»

30 Lug 2021 9:06 - di Elsa Corsini

Dopo la giornata storica per gli azzurri a Tokyo con le quattro medaglie del 29 luglio, gli azzurri si preparano a nuovi successi olimpici. Oggi il primo risultato buono arriva con Gianmarco Tambieri. Che si qualifica alla finale del salto in alto con 2.28. Tornerà in pedana domenica 1° agosto (ore 12.10 italiane). Dopo un errore a 2.28, l’azzurro ha superato la misura, che gli consente di entrare nella finale per una medaglia.

Tokyo, salto in alto: Tambieri conquista la finale

“Aspetto questa finale da troppo tempo per non divertirmi. Non vedevo l’ora. Ho dato l’anima negli ultimi cinque anni per essere qui. È stata una strada infinita e ora sono qui. Pronto per vivere quel giorno che chiamavo sogno. E oggi chiamo obiettivo. Sono contento di potermi giocare le mie carte”. Così il campionissimo marchigiano. “Non sorrido troppo perché non è stata una bella gara”, dice dai microfoni della Rai. “Ma l’importante era qualificarsi. I salti sono stati tutti brutti, dal primo all’ultimo, ma l’importante è essere in finale”.

La vittoria domenica è a portata di mano

La vittoria è a portata di mano. “Devo concentrarmi su me stesso. so di stare molto bene. Anche oggi ho dimostrato di poter saltare alto. Sono entrato in finale, oggi obiettivo era quello, speravo di trovare delle conferme durante la gara”. Emozionato, raggiante. E sincero. Cosa ho detto durante la gara? ‘Mamma mia che schifo’ – confessa Tambieri. “Volevo trovare un salto giusto per andare in alto. Nell’avvicinamento a queste Olimpiadi questa estate ho fatto schifo. Pensavo di trovarmi in una forma splendida, ma l’importante è saltare bene dopodomani. So di stare bene. I salti in allenamento sono molto buoni”.

Un’emozione unica, ho fatto di tutto per stare qua

L’impatto con i Giochi? “Un’emozione unica. Quando sono arrivato ho fatto un respiro profondo… e ho detto è il momento. Ho fatto di tutto per stare qua, ho sputato sangue. Non vedevo l’ora di esserci”. Il saltatore azzurro che non è soddisfatto della sua prestazione. Ma esclude l’ipotesi che si tratti di un blocco mentale. “Nelle gare importanti non ho mai avuto paura in 10 anni di carriera. È solo un problema tecnico”, assicura ai ‘tifosi’ italiani. “Ddevo trovare i giusti spazi e tempi, le giuste sensazioni per sbloccarmi. È  successa la stessa cosa anche a Portland 2016. La pedana era molto buona e non poteva essere altrimenti. Al caldo sinceramente non sono stato a pensare… Io sono pronto a qualsiasi cosa“.

Salgono a 27 i nuovi casi di covid

Intanto gli organizzatori delle Olimpiadi hanno registrato 27 nuovi casi di coronavirus. È il più alto aumento giornaliero di casi legati ai Giochi da quando gli organizzatori hanno iniziato a segnalare i casi il 1 luglio. Giovedì sono stati segnalati 24 casi. Tre atleti sono stati colpiti dal covid, tra cui il saltatore con l’asta americano Sam Kendrick. Gli altri due atleti non sono stati identificati. Gli ultimi numeri portano a 220 il totale dei test positivi legati alle Olimpiadi.

 

 

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