Stupro, per Grillo Jr. udienza rinviata al 5 novembre. Sì del gup alle carte della parte lesa

9 Lug 2021 18:07 - di Redazione
Grillo

Si è conclusa con un rinvio al prossimo 5 novembre l’udienza preliminare a carico di Ciro Grillo, figlio del fondatore del M5S, e altri tre giovani rampolli della “Genova bene“, accusati di violenza di gruppo nei confronti di una giovane italo-norvegese. Lo ha deciso la gup di Tempio Pausania Caterina Interlandi, che ha fissato anche una seconda udienza per il 12 novembre. La decisione del giudice è arrivata al termine di un vivace confronto tra i legali dell’accusa e quelli della difesa. Né Grillo Jr. né i suoi coimputati erano oggi presenti. Ad accusarli, una delle due presunte vittime, una 19enne italo-norvegese. Entrambe si sono costituite parte civile.

Grillo Jr. e altri 3 giovani imputati di violenza di gruppo

Ad accendere il confronto tra le parti, le richieste degli avvocati: Giulia Bongiorno e Vinicio Nardo, che patrocinano le due ragazze, hanno chiesto al gup la produzione e l’acquisizione al fascicolo di alcuni atti. Si tratta, in particolare, di chat, video, foto e le interviste rilasciate nei giorni successivi alla diffusione della notizia da alcune persone che avevano incontrato la presunta vittima della violenza di gruppo. Fra questi, anche il proprietario del b&b dove la ragazza italo-norvegese dormiva. A giustificare la richiesta, ha spiegato la Bongiorno, alcune contraddizioni nelle dichiarazioni fornite da alcuni testimoni. Gli avvocati hanno inoltre chiesto la trascrizione di una chat whatsapp, testo e vocali, dal telefono della presunta vittima.

Le due ragazze si sono costituite parte civile

Una mossa subito contestata dalla difesa di Grillo e degli imputati, contraria all’utilizzo nel processo di dichiarazioni alla stampa. Da loro è venuta invece la richiesta di periziare e tradurre un file vocale fra la 19enne e una sua amica norvegese. Per entrambe le richieste, la gup si è ritirata in Camera di consiglio, al termine della quale ha accolto l’istanza della parte offesa. Sui file audio restano invece da compiere ulteriori approfondimenti. Come ha spiegato la stessa Bongiorno uscendo dal tribunale, «la gup vorrebbe che le singole parti indicassero quali tra questi ritengono rilevanti ai fini dell’udienza preliminare».

 

 

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