Matteo Berrettini nella storia: in finale a Wimbledon, è il primo italiano in 134 edizioni (video)

9 Lug 2021 17:55 - di Guido Liberati
Matteo Berrettini

Wimbledon chiama Wembley. Sarà una domenica storica per lo sport italiano, tutta incentrata in pochi chilometri. Tra Londra e il sobborgo della Capitale britannica. Con la vittoria di oggi, Matteo Berrettini entra nella storia del tennis italiano diventando il primo azzurro a raggiungere la finale a Wimbledon.

Matteo Berrettini, 25 anni, riscrive la storia del tennis italiano

Il tennista romano è il primo finalista di Wimbledon, terzo Slam del 2021 in corso sui campi in erba dell’All England Club di Londra. Il 25enne tennista italiano, numero 9 del ranking e settima testa di serie, ha sconfitto in semifinale il polacco Hubert Hurkacz, n.18 Atp e 14 del seeding, con il punteggio di 6-3 6-0 6-7(3) 6-4, maturato in due ore e 39 minuti di gioco. Per il titolo, l’azzurro sfidera’ il vincente dell’altra semifinale, che vedra’ opposto il numero 1 del mondo e del tabellone, il serbo Novak Djokovic, al canadese Denis Shapovalov, testa di serie numero 10.

La finale è un traguardo storico per il tennista italiano, ma non così imprevedibile. Basta leggere le quote dei bookmakers alla vigilia del torneo.

La vittoria del Queen’s ha infatti ridato slancio alle possibilità di Berrettini per un clamoroso successo finale a Wimbledon. I bookmakers in vista dello Slam sull’erba avevano dato il grande favorito Novak Djokovic, quotato a 1.90. Che in semifinale incontrerà il canadese Denis Shapovalov. Il nostro Matteo Berrettini era invece quotato 15. Una grande impresa, ma non impossibile.

La gioia del presidente della Federtennis

“Incredibile, non pensavo mai di poterlo vedere. Un italiano in finale a Wimbledon”. E’ il commento all’Adnkronos del presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, dopo il successo in 4 set di Matteo Berrettini contro Hubert Hurkacz che permette al tennista romano di accedere alla finalissima di Wimbledon.

“E’ la prima volta che nel settore maschile facciamo un risultato di così di alto livello, mai fatto nella storia del tennis italiano, la prima al maschile, una cosa eclatante. Merito di un fenomeno, della famiglia, di un coach appassionato, capace e intelligente”, conclude il n.1 della Fit.

 

 

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