Letta: «Non si può stare con Orban e Draghi». La Lega: «Da che pulpito, hai elemosinato alleanze con tutti»

3 Lug 2021 16:42 - di Redazione

Ha perso la testa. Enrico Letta non ha mandato giù l’ennesimo successo delle destre europee. Che ieri hanno firmato un documento sul futuro dell’Europa. La carta dei valori in cui denunciano la costruzione in atto di  “un’Europa senza nazioni”. Un “Superstato europeo” che porterà a una crescente cessione di sovranità dei singoli Stati membri.

Letta contro le destre populiste

Il leader del Pd è in difficoltà. E ancora una volta gioca la carta dello spauracchio populista che si aggira per l’Europa. Attaccando ad alzo zero Matteo Salvini, alleato scomodo a Palazzo Chigi, colpevole di aver firmato l’appello insieme a Giorgia Meloni. “Le destre populiste e sovraniste raccontano agli italiani delle favole che non hanno alcun rapporto con la realtà”, sentenzia Letta alla conferenza programmatica del Psi.

“Non si può stare con Draghi e con Orban”

Non si può stare con Draghi e non si può stare con Orban allo stesso tempo. Sono due politiche incompatibili, non si può tifare per l’Inter e il Milan contemporaneamente, non si è credibili”. La nostra salvezza viene dall’Europa, ha detto ancora lodando la scelta “coraggiosa” del  Pnrr. “Le forze della sinistra che condividono questo grande impegno debbono stare insieme il più possibile”. Insomma chiama alle armi 5Stelle e cespugli vari per non lasciare l’Europa in mano agli avversari. E si scaglia contro il leader del Carroccio, innervosito dall’implosione dei 5Stelle che lo costringono a cambiare rotta.

L’appello dei 16 partiti europei cambia lo scenario

Io non sottovaluto il documento dei sedici partiti europei sovranisti che comprende due primi ministri, Orban e Morawiecki, firmato anche da Salvini e Meloni. Che cambia molto lo scenario europeo e italiano. Non è possibile sottoscrivere quel documento – ha ribadito il leader dem infastidito – e sostenere il governo di Mario Draghi. È  una contraddizione in termini chiara, evidente e netta”.

Insomma il leader della Lega dovrebbe fare le valigie? È incoerente? “Gli altri si organizzano attorno a Orban. Noi ci organizziamo attorno ai valori della democrazia”, si spinge Letta.

La Lega: abbia la decenza di non parlare di alleanze

Non si fa attendere la risposta dei leghisti. “Letta abbia la decenza di non parlare di alleanze”, replicano i capigruppo di Camera e Senato Molinari e Romeo. “Visto che pur di restare al potere il Pd si è alleato con chiunque. In Europa stava in maggioranza al fianco del Ppe anche quando c’era Orban. E ora abbraccia i governi dei Paesi frugali che remavano contro l’Italia”. Altro che coerenza. In Italia non va meglio. “Il Pd – ricordano dal Carroccio allo smemorato Letta – ha governato con chiunque. Elemosinando il sostegno di avversari storici come Berlusconi, i grillini e perfino Renzi. Forti nel Palazzo, deboli nelle urne. Visto che Draghi lo sta smentendo su tutto (basti pensare al Mes o alla patrimoniale), Letta ne tragga le conseguenze e, se vuole, esca dal governo“.

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