La multinazionale inglese Gkn licenzia 422 lavoratori italiani via mail. FdI: “Modo disumano”

10 Lug 2021 17:54 - di Penelope Corrado
Gkn

La multinazionale inglese Gkn driveline chiude il proprio stabilimento di Campi Bisenzio (Firenze) e ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per tutti i propri 422 dipendenti. Lo ha fatto attraverso una e-mail recapitata ai suoi dipendenti nei giorni scorsi. 

Torselli (FdI): “Notizia scioccante”

“Una notizia scioccante – commenta Francesco Torselli di Fratelli d’Italia – e un comportamento disumano da parte dei proprietari di Gkn che hanno annunciato per mail il licenziamento in blocco dei 422 lavoratori di Campi Bisenzio”.

Gkn, il gruppo inglese è fornitrice della Fca

“Siamo stufi di questi predoni stranieri – prosegue il capogruppo toscano di FdI – che sfruttano il nostro territorio. E poi, senza alcun preavviso, se ne vanno mettendo a rischio il futuro di centinaia di famiglie. Adesso ci auguriamo che Regione Toscana e Mise avviino un tavolo capace di garantire un futuro ai 422 dipendenti. L’urgenza è garantire gli ammortizzatori sociali ai lavoratori. Auspichiamo che anche Fiat Chrysler abbia a cuore il futuro dei lavoratori di Campi, visto che Gkn è una delle prime aziende fornitrici del gruppo Fca. Oppure i vertici Fiat sono solo interessati a delocalizzare e a come fare per pagare meno tasse? Lo avevamo già detto per la vicenda Bekaert. E lo ribadiamo anche per la situazione Gkn. Non deve più accadere che multinazionali o fondi d’investimenti stranieri vengano nel nostro Paese e non accettino la contrattazione con le istituzioni e i sindacati. Occorre individuare – conclude Torselli – dei meccanismi per cui si creino dei reali legami tra gli investitori stranieri ed i territori”.

In Italia ha un altro stabilimento a Brunico

Gkn Driveline è una multinazionale leader nella produzione di semiassi ed elementi di trasmissione per il settore automotive. Conta attualmente 51 stabilimenti produttivi in 20 Paesi, per un totale di 27.500 dipendenti. Dal 2018 è stata acquistata da un fondo di investimento finanziario, Melrose Industries. In Italia ha un altro stabilimento, a Brunico.

Negli ultimi anni i componenti di trasmissione realizzati nello stabilimento fiorentino andavano per circa l’80% alla Fca (Fiat-Chrysler) e per il restante 20% a Audi, Bmw, Ferrari, Maserati, Land Rover.

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