È morta Joyce MacKenzie, la Jane di Tarzan nella Hollywood anni ’50. Recitò con miti come Bogart e Mitchum

19 Lug 2021 15:31 - di Bianca Conte
Joyce MacKenzie

L’attrice statunitense Joyce MacKenzie, la Jean più nota e amata che l’interminabile saga cinematografica di Tarzan annoveri e ricordi, non c’è più. Se ne andata, in punta di piedi, lo scorso 10 giugno. Ma come ormai avviene sempre più spesso, il figlio Norman Leimert ha dato l’annuncio ufficiale della sua scomparsa a The Hollywood Reporter a funerali avvenuti. Star di talento, eppure presenza discreta del firmamento hollywoodiano, Joyce MacKenzie è morta all’età di 95 anni in una struttura sanitaria di Hollywood: e con lei se ne va una delle Jane più famose e iconiche della saga dedicata da sempre dal cinema al re della giungla e alla sua immancabile compagna d’avventure.

Addio a Joyce MacKenzie, mitica Jane di Tarzan

Una storia cinematografica particolare, quella di Joyce MacKenzie, che interpretò la moglie del re della giungla al fianco di Lex Barker nel film forse più noto della serie: Tarzan e i cacciatori d’avorio del 1953, in cui il re della giungla combatte contro la malvagia She-Devil, Lyra (Monique van Vooren). E in cui la MacKenzie apparve con Barker nel suo quinto e ultimo episodio come sostituto di Johnny Weissmuller. Un curriculum di tutto rispetto, quello dell’attrice, che lavorò in una trentina di film. quasi sempre accanto ad attori mitici, icone di un’epoca d’oro hollywoodiana intramontabili. Così come indimenticabile è stato il suo contributo al successo di quelle pellicole che hanno contribuito a scrivere la storia del cinema. E a siglare il successo di capolavori e interpreti di sempre…

Le sue interpretazioni discrete ma incisive

E allora, Joyce MacKenzie debuttò con il piccolo ruolo di un’infermiera in Cielo di fuoco (1949), con Gregory Peck. Mentre nel 1950 apparve con Marilyn Monroe in La figlia dello sceriffo. Accanto a James Stewart in Una famiglia sottosopra e L’amante indiana. Ma sono diversi i ruoli che l’attrice ha regalato al grande schermo con intensità e misura. Come quelli rivestiti nel 1951 in La gente mormora e ne Il suo tipo di donna. Figure che, se non fosse stato per lei, sarebbero rimaste sullo sfondo di un affresco cinematografico disegnato su misura per i grandi eroi della scena del momento.

Joyce MacKenzie, al fianco dei mostri sacri del cinema di sempre

Eroi e leggende di sempre che rispondono al nome di Robert Mitchum, al fianco del quale la MacKenzie recitò nel ruolo della moglie del capitano Thomas McQuigg nel film La gang del 1951. O personalità di celluloide del calibro di Humphrey Bogart per cui, nel celebre film L’ultima minaccia (1952), l’attrice interpretò il ruolo della figlia di un editore di giornali. Poi, l’addio alle scene, maturato nel 1961, quando Joyce MacKenzie lasciò la recitazione, subito dopo essere apparsa nel telefilm Perry Mason». Il cerchio di celluloide per lei si chiuse lì. In seguito l’attrice lavorò come assistente produttore alla Abc e come insegnante di inglese. Ma non apparve più sul grande schermo: un mondo che aveva frequentato con successo e dal quale di accomiatò con eleganza e riserbo. Caratteristiche che hanno segnato la sua cifra stilistica esistenziale e artistica, fino all’ultimo...

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