Bollette a 28 giorni, il Tar del Lazio annulla la maxi-multa agli operatori
Il Tar del Lazio annulla le maxi multe inflitte a fine gennaio 2020 dall’Antitrust a Fastweb, Tim, Vodafone e WindTre per una presunta intesa anticoncorrenziale relativa alla modifica dei prezzi dopo il ritorno alla fatturazione mensile e non più alle bollette a 28 giorni.
Complessivamente le sanzioni irrogate agli operatori che avevano mazzolato i clienti con il giochetto delle bollette a 28 giorni ammontavano a 228 milioni di euro.
Oggi il Tar ha accolto i ricorsi dei quattro operatori delle telecomunicazioni – Fastweb, Tim, Vodafone e WindTre – sollevandoli dal pagare la super multa.
Ma dietro l’angolo c’è il Consiglio di Stato che potrebbe decidere di cambiare le carte in tavola costringendo gli operatori a pagare la maxi-multa.
“Una vergogna! Che la giustizia non funzioni in questo Paese è cosa nota, ma ora si è toccato il fondo”, protesta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori commentando la decisione del Tar del Lazio che ha annullato le maxi sanzioni inflitte nel gennaio 2020 dall’Antitrust a Fastweb, Tim, Vodafone e WindTre per la questione delle bollette a 28 giorni.
“Il Tar – osserva con una punta di amarezza Dona – continua ad assecondare la politica dilatoria delle compagnie telefoniche, che si arrampicano sui muri e sugli specchi a caccia di cavilli legali pur di poter fare i loro comodi in barba a quanto hanno deciso le Authority: Agcom e Antitrust. Una decisione che ci lascia sgomenti!”, conclude Dona.